Insegnanti di sostegno: tagliate 242 cattedre nella provincia di Catania

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L’eliminazione di molte cattedre di sostegno conferma la tendenza a trascurare gli interessi dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli, particolarmente danneggiati dalla perdita di qualità dei servizi pubblici.
Nella provincia di Catania sono state eliminate 242 cattedre di sostegno, senza una attenta valutazione della gravità degli handicap degli alunni.
Questo vuol dire che molti alunni diversamente abili avranno accanto a sé l’insegnante di sostegno non per 18 o 9 ore alla settimana, ma solo per 4 ore e talora neanche per un ‘ora.
Chi lavora con questi ragazzi, e conosce la ricchezza della loro affettività e capisce i loro bisogni, non può accettare questa decisione senza protestare.
Ecco perché non solo gli insegnanti di sostegno, ma anche le Associazioni familiari dei disabili e parte della società civile hanno iniziato una lotta perché venga invertita questa linea di tendenza. Ecco perché sono nati a Catania, e in altre province siciliane, coordinamenti di insegnanti e genitori.
I casi di disservizio possono essere segnalai al seguente indirizzo e-mail: comitatosostegno@libero.it
E’ ormai chiaro che la qualità dei servizi offerti non solo dalla scuola (ma anche dalla sanità, dalla giustizia, etc,) non è un obiettivo prioritario di chi ci governa. Messo di fronte aI progressivo peggioramento dei servizi pubblici, il cittadino si rivolge sempre più spesso a quelli privati, che sono diventati il grande affare del nostro tempo, su cui si costruisce la ricchezza di alcuni a danno dei più.
Tratto da: I Cordai, settembre 2008
Autore: Vittorio Turco
Titolo originale: Esistono ancora I figli di un Dio minore?

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