Tratto da: P. Leocata, Dal mercatino equobiolocale all’azienda multifunzionale, in La Sicilia dell’11.8.2009, p. 32.
Della collaborazione fra l’antico Istituto agrario ‘F. Eredia’ di Catania e l’Associazione ‘A fera bio’ sapevamo già: da diversi anni l’appuntamento mensile per il mercatino dei prodotti equibiolocali si svolge proprio nel cortile attorno alla scuola, dove alcuni produttori locali hanno la possibilità di esporre e vendere i loro prodotti biologici – verdure, frutta, ortaggi, formaggi, conserve, pane – e a chilometro zero (o quasi).
A questo appuntamento si è pure agganciato il notevole sviluppo che ha avuto anche dalle nostre parti in questi ultimi tempi il fenomeno dei Gruppi di acquisto solidale (GAS ), persone e famiglie che si organizzano per acquistare insieme prodotti agricoli di qualità a costi contenuti.
L’Istituto ‘Eredia’ da parte sua, oltre che lavorare negli ambiti tradizionali dell’agrumicoltura e dell’enologia, ha avviato da tempo sperimentazioni didattiche che consentono agli allievi di conoscere prodotti e metodi di produzioni innovativi.
I responsabili di ‘A fera bio’ cominciano invece a muoversi nella prospettiva di un’agricoltura multifunzionale che significa attività produttive di qualità, apertura delle aziende e delle residemze agricole ad un’ospitalità qualificata ma anche per farne canale di sbocca lavorativo per i giovani diplomati.
L’incontro tra queste diverse realtà sta adesso portando ulteriori frutti di collaborazione: un protocollo d’intesa appena siglato porterà infatti alla creazione di una stazione dimostrativa di compostaggio della sostanza organica,
all’avvio di coltivazioni di piante grasse a scopo ornamentale, alla realizzazione di un apiario dimostrativo che possa funzionare anche come stazione di monitoraggio ambientale, a piccole installazioni dimostrative di energie pulite, alla proposizione di corsi pratici di giardinaggio, di orto-frutticultura e di floricultura biologica destinati a operatori
agricoli professionisti e a cultori di questa attività.
Salutiamo con favore questa notizia perchè crediamo che possa efficacemente contribuire a far uscire il mondo dell’agricoltura e del consumo di prodotti biologici da quegli ambiti ristretti e un po’ elittari in cui finora si è mantenuto per diventare una pratica diffusa sia perché economicamente più accessibile che come atteggiamento culturale di consumo critico e consapevole.
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