“Terre di libertà. I volti e i luoghi del riscatto civile dalla mafia”. E’ questo il titolo della mostra fotografica presentata ieri a palazzo Platamone, in occasione della commemorazione del venticinquesimo anniversario della morte del commissario Beppe Montana.
Le immagini raccontano in modo concreto ed efficace alcune delle esperienze di utilizzo di beni confiscati alla mafia da parte di cooperative facenti capo a “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.”
Da queste immagini scaturisce un messaggio di speranza. L’esempio di queste cooperative rende concreta per la collettività non solo la prospettiva di riappropriarsi di beni appartenuti e gestiti dalla mafia ma anche quella di offrire opportunità di lavoro ai giovani. Queste esperienze tuttavia possono sopravvivere solo se non sono lasciate sole. Ognuno di noi può e deve individuare responsabilmente delle forme di solidarietà, dall’aiuto nei lavori materiali al sostegno morale all’acquisto dei prodotti.
L’invito a ricordare la tragica estate di sangue palermitana del 1985 che ha visto cadere, insieme a Beppe, Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, si associa così alla richiesta di impegno affinchè venga alimentata la crescita della coscienza civile e la speranza nella possibilità del cambiamento. La mostra, che rimarrà aperta a Palazzo Platamone fino al 14 agosto, serve anche a questo.
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