//

Dai un calcio al razzismo

1 min read

foto Alberta Dionisi

Dal 27 al 30 luglio, in piazza Carlo Alberto a Catania, attorno ad un pallone si sono incontrate più di 9 squadre. Grandi e piccoli, uomini e donne, tante nazionalità.
Il torneo antirazzista a 5 (organizzato da Arci-Melquiades, C.p. Experia, Iqbal Masih, Gapa, Open Mind, Rete antirazzista catanese) è stato un’occasione per promuovere l’incontro e il riconoscimento delle diverse culture come ricchezza e non come motivo di paura e intolleranza. Un calcio giocato per strada, puro e senza confini, distante dalle logiche di mercato, ha permesso a decine di persone di passare momenti di aggregazione e scambio tra musica, partite e piatti locali.

Un modo nuovo di relazionarsi e di pensare ad una società senza le derive securitarie, le leggi razziali, i CIE (Centri di ideintificazione ed espulsione), i sequestri di merce e i controlli che rendono, da ormai troppo tempo, la vita invivibile a chi ha abbandonato il proprio paese nella speranza di un futuro migliore.
Sonia Giardina de I Cordai (GAPA)
Le squadre vincitrici del torneo:
PRIMO CLASSIFICATO: Rial Globbalizescion
SECONDO CLASSIFICATO: Pashtun Afghan
TORNEO FEMMINILE 1° posto: Antico Corso
TORNEO BAMBINI 1° posto: ProCarmine

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Gli ultimi articoli - Immigrazione