Stalking, uno sportello e un corso di difesa

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Si scrive stalking , si legge violenza, abusi, aggressioni. Per prevenire tutto questo carico di disagio, di angoscia, di sofferenza delle donne, il cordinamento donne della Cisl di Catania, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, ha presentato un progetto che prevede la creazione di uno “sportello” che dia assistenza e sostegno a tutte le vittime della violenza quotidiana. Ad accogliere le denunce e a rispondere saranno professionisti ed esperti.

Un’ iniziativa, questa, che rientra nelle finalità dell’Osservatorio sull’occupazione femminile a Catania, richiesto unitariamente da Cgil, Cisl e Uil. Le violenze si manifestano all’interno di una relazione di coppia ( nel 55% dei casi) o all’interno del condominio (nel 25% ); in famiglia (figli/fratelli/genitori nello 0,5% ); nel posto di lavoro o studio (nel 15%). Spesso le vittime tacciono, non denunciano.

I coordinamenti donne regionali di Cgil Cisl Uil richiedono da tempo l’approvazione del ddl 485/2009 sugli interventi contro la violenza sulle donne, arenato in commissione bilancio dell’Ars.

Anche la Polizia di Catania aveva in progetto la creazione di una squadra antistalking. Poi, però, non se n’è fatto nulla se non un dibattito organizzato dal comitato pari opportunità del Siap e del Centro universitario sportivo  di Catania che si è tenuto proprio il 30 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nell’aula magna della Facoltà di Scienze politiche.

Interessante l’iniziativa venuta fuori dal convegno col progetto”Vittime non si nasce“: l’organizzazione di un corso di difesa personale, riservato alle studentesse universitarie, alle dipendenti del CUS e alle poliziotte. Il corso, svolto da personale qualificato, comprenderà tecniche di autodifesa, curerà gli aspetti psicologici e giuridici dell’aggressione. “Mira, insomma,  ad attivare tutti i meccanismi che permettano alla persona di sfuggire ad un assalto, di respingerlo, di gestire il panico e lo stress post traumatico, e, conoscendo le proprie potenzialità, di non porsi come vittima”.  Il corso che è a numero chiuso e prevede la partecipazione di 40 persone,  inizierà a fine gennaio nei locali del CUS. Previsti due incontri settimanali, il lunedì e il mercoledì, dalle 21 alle 22,30.

Maggiori informazioni dalla segreteria provinciale del Siap.

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