Catania, insieme per una Procura libera e autonoma

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foto redazionesottosfratto.it
Stavolta ce l’hanno fatta a sconfiggere divisioni e antagonismi. Cittadini e associazioni, insieme, hanno dato vita ad un sit in davanti al palazzo di giustizia di Catania per sollecitare il CSM a nominare il nuovo Procuratore della Repubblica di Catania e “per chiedere che la nomina ricada su una personalità di alto spessore, che eserciti l’autonomia della magistratura rispetto al potere politico ed economico e che sia del tutto estranea all’ambiente cittadino”.

La associazioni, che sperano per Catania in un futuro di legalità e giustizia, “manifestano preoccupazione” e auspicano la nomina di un procuratore che possa “finalmente disvelare e rendere pubblico l’intreccio tra poteri economici, politici e mafiosi noto come il caso Catania, di una personalità di alto spessore che eserciti l’autonomia della magistratura rispetto al potere politico, che sia capace di operare al di fuori delle logiche proprie del sistema politico-affaristico della città, che possibilmente sia estranea all’ambiente cittadino, che provenga cioè da realtà lontane dall’humus siciliano e catanese in particolare, una personalità che favorisca il riscatto civile di Catania e che contribuisca a restituirle orgoglio e dignità“.
Anche i cittadini hanno firmato un appello “al Csm, affinché la Procura di Catania abbia finalmente un Procuratore capo assolutamente estraneo ai giochi di Palazzo e all’intreccio delle poco chiare vicende catanesi. Un magistrato che non subisca le forti interferenze esterne che hanno condizionato da decenni la direzione della Procura catanese”.
Richiama l’allarme di Confindustria sulle infiltrazioni mafiose l’Associazione Libera che auspica la nomina di un procuratore “libero da legami con la città e lontano dalle storie, che hanno infangato la magistratura catanese… che possa “ridare l’autorevolezza indispensabile all’imparziale esercizio dell’azione penale, cui Catania ha diritto.”CSM
Libertà e Giustzia chiede al CSM di “effettuare una precisa scelta di autonomia e responsabilità per Catania, con ciò manifestando alla Sicilia, e all’Italia tutta, la propria reale capacità e volontà di indipendenza da perniciose e distruttive influenze e logiche di potere”.

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