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Riuso, quando la fantasia incontra l'ecologia

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Originali, simpatiche e soprattutto ecologiche sono le borsette portate in dono dalla signora N., messicana, alla nuora catanese e alle altre donne della sua famiglia. Lavorate ad uncinetto con filo di cotone di vari colori, sono arricchite da “borchie” metalliche che -solo ad una attenta osservazione- si rivelano per quel che sono: linguette di lattine.
Invece di buttarle vie la signora N. le raccoglie e poi confeziona le sue borsette, abbinando in modo creativo forme e colori. Riceve le linguette dalle amiche e dalle vicine di casa, le ha chieste persino ai passeggeri dell’aereo che l’ha condotta in Italia.
Senza sapere nulla delle raccomandazioni dell’Unione Europea, sta realizzando una forma originalissima di riuso.
Il riuso o riutilizzo è collocato infatti al secondo posto della gerarchia dei rifiuti, nelle indicazioni del Parlamento Europeo. Al primo posto, sotto il nome di Prevenzione, c’è la riduzione del numero di rifiuti, la pratica più importante e purtroppo meno praticata.
Subito dopo viene indicato il riuso e solo al terzo posto il riciclo, che prevede il recupero dei materiali e il loro reinserimento nel processo produttivo. In pratica il riciclo presuppone la raccolta differenziata dei materiali (plastica, lattine, carta, vetro), la loro depurazione e trasformazione, al fine di utilizzarli come “materie prime seconde” nella realizzazione di altri oggetti.
E’ un trattamento dei rifiuti più intelligente e meno dannoso per l’ambiente rispetto al buttar via nell’indifferenziata (che finisce in discarica), ma ha comunque un costo, economico e ambientale. La selezione e la trasformazione dei materiali avvengono infatti attraverso dei macchinari, che costano e che hanno bisogno di energia. E stiamo trascurando le spese e le emissioni necessarie per il trasporto…
Prima di conferire bottiglie, lattine e cartoni nei cassonetti della raccolta differenziata (gesto comunque di civiltà), chiediamoci se possiamo noi stessi riutilizzare quel rifiuto di cui stiamo per disfarci. Le possibilità sono tante, a partire da idee di facile e immediata realizzazione fino ad arrivare a esecuzioni più complesse e talora ricercate.
Possiamo cominciare a tagliare le bottiglie di plastica più resistente per realizzare contenitori per la cucina, a riutilizzare il retro dei fogli scritti o stampati su un solo verso, a costruire cassetti aggiuntivi con scatole di cartone. Possiamo poi passare a utilizzi più creativi e originali, come già fanno molte persone che vivono anche a pochi chilometri da casa nostra, alle quali pensiamo di chiedere di parlarci della loro esperienza. E come ha fatto la signora N.
Sulle indicazioni del Parlamento europeo, leggi su Argo Indicazioni disattese

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