Libera, undici candidati aderiscono ai 5 impegni contro la corruzione

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COMUNICATO STAMPA

 
 
Di fronte ad un sala gremita si è tenuto lo scorso lunedì 18 febbraio l’incontro organizzato da Cittàinsieme e Libera: undici candidati appartenenti a diverse formazioni politiche hanno aderito ai 5 impegni della Campagna ‘Riparte il futuro’ di Libera e il Gruppo Abele.
Si è trattato, secondo gli organizzatori, di un momento di forte rilevanza civile. Tutti i partecipanti, per quanto di idee diverse, si sono schierati contro la corruzione. D’altra parte, Libera ha assicurato che seguirà con grande attenzione l’operato dei candidati che dovessero eletti.
Per la Camera erano presenti i seguenti candidati: Giuseppe Beretta, Giovanni Burtone e Marilena Samperi (PD); Francesco Condorelli Caff (Fiamma Tricolore); Orazio Licandro (Rivoluzione civile); Antonio Caruso (Fermare il Declino); Antonella Inserra (Sel).
Per il Senato erano presenti: Sebastiano Arcidiacono (Monti per l’Italia); Giuseppe Barbagallo (PD); Salvo D’Arrigo (Partito Comunista dei lavoratori). Infine hanno aderito, pur non essendo presenti, due candidati de La Destra: Ruggero Razza (Camera), Enrico Trantino (Senato).
Ecco i 5 impegni:
1. Inserire nella propria campagna elettorale la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione iniziato con la riforma del novembre 2012. Concretamente, chiediamo sia modificata la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare, con l’aggiunta della voce “altra utilità”
2. Pubblicare il proprio Curriculum Vitae con indicati tutti gli incarichi professionali ricoperti
3. Dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi eventuali procedimenti penali e civili in corso e/o passati in giudicato
4. Pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale
5. Dichiarare potenziali conflitti di interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari
per ulteriori informazioni: Renato Camarda 335 7023241

1 Comments

  1. gli impegni assunti dai politici in tema di corruzione non li condivido nella formula adoperata perchè non viene individuata la causa della corruzione che corre veloce nelle vene della società. Se non si stabiliscono i paletti ed i settori inquinati dalla corruzione non credo che si possa ripulire l’ambiente ed eliminare il vizio. A mio giudizio se non si stabilisce la piena e completa pubblicità di tutti gli atti della pubblica amministrazione non si ottiene nulla. Il fatto di prescrivere l’obbligo della domanda e della specificazione dell’interesse di chi chiede di prendere visione e di estrarre copia degli atti costituisce un inutile e vessatorio balzello che ostacola la conoscenza e favorisce la corruttela. Bisogna inoltre abbassare di molto le spese di giustizia specie per le cause di lavoro e per gli atti della pubblica amministrazione. Gli alti costi attuali sono solo ” denegata giustizia ” e favoriscono la corruttela.Se queste cose non le capiscono i candidati o i politici che dicono di essere avvocati bisogna criticarli aspramente perchè lavorano alle spalle del cittadino e lo ingannano.L’altra sera a Città insieme ho notato un pugno di parlamentari che dicono di essere avvocati o professori di diritto. Sono solo emeriti bugiardi ed affaristi perchè non rivelano i costi eccessivi delle spese di giustizia.Chi sa è bene che denunci questi bugiardi ai quali il titolo di studio non è stato negato ma dimostrano di anon aver appreso la lezione o di averla appresa molto male.

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