Lo studio della storia come occasione per comprendere la realtà presente, un metodo di lavoro che coinvolge i giovani e permettere loro di esprimersi, utilizzando i nuovi ‘saperi’.
Ce lo dimostrano gli alunni del Liceo Classico Fazello di Sciacca, che -guidati da docenti impegnati e appassionati- hanno prodotto un video su don Luigi Sturzo e scritto una canzone rap che ne sintetizza la storia e il pensiero.
Immagini e filmati di repertorio scorrono nella parte introduttiva, in cui viene ricostruito il contesto storico del primo Novecento, una realtà in evoluzione che marca una sostanziale, crescente disparità tra Nord e Sud.
Sturzo considera l’arretratezza del Meridione come un problema italiano e, individuandone alcune delle cause, evidenzia questioni che sono ancora estremamente attuali.
Innanzi tutto le responsabilità di una classe politica spinta solo da interessi personali e incapace di valorizzare il territorio. E poi la mancanza di una coscienza politica diffusa, l’assenza di un classe borghese intraprendente, il prevalere di un atteggiamento rassegnato e rinunciatario.
Eppure la Sicilia poteva, a suo avviso, risollevarsi e svolgere ancora un ruolo nel Mediterraneo, come era giù avvenuto nei secoli passati.
Inizia dal quarto minuto il rap, che ricostruisce la vita del prete calatino, il suo impegno sociale e politico, il suo spirito di libertà, lo scontro con il Vaticano e il prezzo dell’esilio.
Il video è stato premiato al concorso “Don Luigi Sturzo oggi” nel novembre 2013 e dimostra come la scuola possa essere e sia ancora un luogo in cui i ragazzi possono maturare un giudizio critico sulla realtà ed essere attivi e creativi.
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