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Smog, Catania come Pechino?

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Milano, Torino, Roma ma anche Sofia e Pechino. Lo smog minaccia la vita del globo, rende l’aria irrespirabile soprattutto in questi giorni in cui, complice l’alta pressione, le polveri sottili restano imprigionate negli strati più bassi dell’atmosfera.
Le amministrazioni locali prendono misure soprattutto per contenere il traffico delle automobili, una delle cause, insieme a impianti di riscaldamento e scarichi industriali, di questa forma di inquinamento.
Una contingenza che mette in discussione il nostro stile di vita, l’uso crescente delle automobili personali, il tipo di sviluppo economico, orientato alla ricerca del massimo profitto, costi quel che costi.
A Catania la situazione è stata monitorata anche da Legambiente che ha fornito alcuni dati chiedendo contestualmente all’amministrazione comunale, nel Comunicato Stampa che di seguito pubblichiamo, di renderli sempre accessibili ai cittadini.
I dati allarmanti sull’inquinamento dell’aria registrati in molte città italiane dovrebbero indurre
l’Amministrazione comunale a rendere pienamente accessibili i dati sull’inquinamento dell’aria
registrati dalle centraline del Comune e ad adottare i provvedimenti più opportuni per
salvaguardare la salute dei cittadini.
Le particolari condizioni meteo e il traffico ancor più caotico nel periodo delle festività, infatti, non
dovrebbero farci stare tranquilli. Va considerato, ad esempio, che i dati rilevati nel 2014 dalla
strumentazione per il monitoraggio della qualità dell’aria posizionate in viale Vittorio Veneto
hanno evidenziato una concentrazione di biossido di azoto di 54 μg/m 3, ben oltre il limite di 40
μg/m 3 imposto dalla normativa europea.
Secondo Legambiente Catania è necessario che il Comune di Catania e tutti gli enti competenti
anche sul monitoraggio dell’aria, come l’ARPA, facciano il punto sulla situazione e rendano
pienamente consapevoli e partecipanti i cittadini.
Il Presidente, Renato De Pietro

1 Comment

  1. Se si considera l’effetto vento sulla nostra città, il superamento del limite dell’NO2 è molto più grave perché è già un valore “diluito”! Significa che in assenza di vento avremmo dei valori ben più alti. E’ evidente che si deve ridurre il traffico veicolare privato a favore del trasporto pubblico e fare entrare in città veicoli a basse emissioni inquinanti, effettuare controlli sulle emissioni, spingere sulla mobilità dolce.

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