Sette trattati per stritolare l’Europa e il mondo tutto. Sette come le teste della bestia, l’Idra, paragonata dal profeta dell’Apocalisse alla Roma imperiale. L’ulteriore raffronto non è di Argo ma di Alex Zanotelli in un post pubblicato sul sito di Rifondazione comunista.
“Anche il nostro Sistema economico-finanziario – sostiene Zanotelli – è una Bestia dalle sette teste che sono i sette importanti trattati internazionali (NAFTA, TPP, TTIP, CETA, TISA, CAFTA, ALCA) siglati per creare un mercato globale sempre più liberista sotto la spinta delle multinazionali e della finanza che vogliono entrare nei processi decisionali delle nazioni”.
Ecco i trattati che ci interessano più da vicino. Il CETA (Accordo Commerciale tra Canada e Europa), il TTIP (Partenariato Transatlantico per il commercio e per gli investimenti) e il TISA (Accordo sul commercio dei servizi).
Il Ceta è ormai in dirittura d’arrivo ma, per fortuna, i Parlamenti dei 28 paesi della UE dovranno prima approvarlo.
Usa ed Europa, che fanno fretta per varare il TTIP entro la fine dell’anno, dovranno fare i conti con una forte, trasversale opposizione interna, in Germania, in Italia e anche tra i vescovi Usa ed europei.
“E’ cruciale che tutte le persone abbiano voce in capitolo in decisioni che riguardano le loro vite”- scrivono i vescovi.
Ma il trattato più pericoloso è il TISA, il Trattato sul Commercio dei servizi, che si conosce poco e del quale poco si parla. Quel che è certo è che vuole privatizzare servizi essenziali come scuola, acqua, sanità. I negoziati sono in corso a Ginevra in grande segretezza. Vi partecipano i delegati delle 28 nazioni della UE e di 22 altre nazioni tra cui USA, Canada, Australia e Giappone.
Sul Tisa si appuntano molti appetiti: solo negli Stati Uniti i servizi rappresentano, infatti, il 70 per cento dell’economia, mentre la UE è il più grande esportatore di servizi nel mondo con milioni di posti di lavoro.
Se sappiamo qualcosa di questo trattato è per merito di Wikileaks; l’organizzazione internazionale ha diffuso una lettera dell’ambasciatore usa Punke, vice presidente per il commercio degli USA, nella quale viene auspicata la segretezza dei documenti per cinque anni a partire dall’entrata in vigore dell’accordo.
Sono stati poi diffusi altri documenti dai quali si evince con chiarezza il tentativo di favorire oltremisura i poteri economico finanziari mondiali.
Leggi l’articolo originale di Zanotelli
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