Palazzo Bernini, chi ci perde e chi ci guadagna

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Uscito alla chetichella dal patrimonio del Comune, sebbene non si tratti di un bruscolino, il palazzo Bernini potrebbe tornare presto a nuova vita.
Dopo una richiesta di pignoramento e di vendita dell’immobile da parte dei creditori, la vendita all’asta – senza incanto – della struttura si è conclusa nel luglio 2016. e le società aggiudicatarie hanno versato il prezzo di aggiudicazione e le altre somme occorrenti per le spese.
Il Tribunale ha quindi disposto, nel febbraio di quest’anno, il passaggio di proprietà dal Comune ai nuovi proprietari A & D Costruzioni Generali (2/10) e Paradivi Servizi (8/10), entrambe società a responsabilità limitata, che se la sono aggiudicata come Lotto Unico per 2.298.112 euro.
Un prezzo stracciato per un fabbricato costituito da un piano interrato di circa 1100 mq, un piano terra con antistante porticato e cinque corpi di fabbrica di tre piani ciascuno, per un totale complessivo di 24 appartamenti.
Acquistato nel 1999 dalla giunta Bianco, per quasi otto miliardi di vecchie lire, per ospitare uffici comunali, fu poi abbandonato al degrado ed i tentativi di venderlo erano andati a vuoto più volte.
Sono stati il Centro ‘Villa Regina’ di S.Agata li Battiati e l’Associazione  ‘La Sacra Famiglia’ di Aci Sant’Antonio, insieme alla Simei spa, creditori del Comune, a chiedere il pignoramento della struttura di via Bernini.
Nonostante solo il Centro Villa Regina abbia verso il Comune un credito di circa due milioni e mezzo di euro, non è detto che la somma pagata dagli acquirenti vada nelle loro tasche.
Lanciata la prima pietra, infatti, altri creditori – per notevolissimi importi –  sono intervenuti nella procedura esecutiva.
In cima all’elenco Riscossione Sicilia, creditrice ipotecaria, che batte tutti con un credito di circa 19 milioni di euro.

Sarà il delegato alla vendita, notaio Vincenzo Vacirca, a preparare un Piano di riparto che deve essere approvato dal giudice. Di certo nulla rimarrà al Comune e quindi alla città.
In merito ai nuovi proprietari c’è da dire che, mentre la A & D Costruzioni Generali risulta sul web come società di “progettazione, costruzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, ristrutturazione”, un profilo congruente con il probabile intervento edilizio sulla struttura di via Bernini, lo stesso non può dirsi per l’altra società acquirente.
La Paradivi Servizi si occupa di gestione di rifiuti e la famiglia Paratore, a cui fa capo, è stata titolare della discarica Cisma Ambiente di Melilli, coinvolta in inchieste giudiziarie e posta sotto sequestro, con revoca e successivo nuovo rilascio delle autorizzazioni regionali.
Una vicenda ingarbugliata, con due membri della famiglia arrestati e sospetti di contiguità alla mafia.
Perchè una società che opera nel campo dei rifiuti è interessata al Palazzo Bernini?
Si può ipotizzare che sia una forma di investimento da parte di un soggetto che, come tutti coloro che gestiscono discariche e lavorano nel campo dei rifiuti, ha in questo momento molta liquidità, acquisita con i prezzi salatissimi dei conferimenti in discarica, che siamo noi cittadini a pagare.
Con l’acquisto di Palazzo Bernini la Pardivi ha fatto un affare, il Comune ha perduto un bene che comunque non aveva saputo utilizzare, i cittadini che pagano le tasse hanno subito una ulteriore perdita e hanno capito ancor meglio la gravità della situazione debitoria del Comune e la sua incapacità di gestire bilancio e patrimonio immobiliare.

9 Comments

  1. Il sindaco Bianco a suo tempo pagò con i nostri soldi ed a caro prezzo il complesso Bernini per poi lasciarlo inutilizzato. Non contento del primo danno oggi lo ha svenduto a basso prezzo senza potere pagare i tanti, troppi pesanti debiti comunali da lui stesso aggravati. La sua fortuna è quella di avere capito di potere gestire una città sorda ed indolente a simili fatti. A tutti noi la sola colpa.

  2. di fronte ad un caso del genere con una speculazione da malfattori come si pone il sindaco della città metropolitana ? Perchè non viene denunciato? Chi ha promosso l’affare facendolo acquistare al comune di Catania? E poi parliamo di mafia; di corruttele; di Totò Riina; di Santapaola e via dicendo. Mi sorprende come mai altri proprietari di discariche di spazzature non si siano fatti avanti per comprare l’edificio.Questa è gente con dolsi e potere e conosce molto bene la burocrazia.Chissà se Musumeci conosce dell’affare? Sgarbi potrebbe dare un suo parere.

  3. E pensare che si è trasferito il tar catania in affitto in una sede decentrata, in via sacro cuore, in un immobile di una piccola società riconducibile pare al gruppo virlinzi, quando si poteva tranquillamente valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico, tentando di sostenenere che andrebbe pagato un canone di 420 mila euro annui.
    E che dire dell’affitto della agenzia delle entrate di via orlando 1, anche in questo caso si sostiene che non ci siano immobili né pubblici, né privati se non quello della società del gruppo virliniz? ma è credibile?
    e perchè se l’immobile di via orlando 1 era pubblico (dell’inpdap) ed ancora necessario per la sede della agenzia delle entrate si è venduto a privati per riprenderlo in affitto a prezzi fuori mercato?
    E perché palazzo bernini è stato lasciato in abbandono?
    E perchè la corte dei conti non ha mai nulla da rilevare, nemmeno sulla gravissima vicenda dell’appalto di piazza europa? mi pare molto strano!!
    e come è possibile che il tar catania avesse riconosciuto somme alla ditta appaltatrice mentre il cga ha riformato?
    io, francamente, direi che l’immobile di piazza europa è da demolire, con urgenza, che i responsabili devono al comune l’indennità di occupazione e che la gara è senza ombra di dubbio nulla, a prescindere dalla assoluzione.
    E che dire dei permessi rilasciati dal Comune in via messina 623 alla vir immobiliare srl, in zona vincolo assoluto e fascia rispetto stradale?
    si continua a far finta di niente, forse per evitare il fallimento delle ditte dei virlinzi?

  4. Mi chiedo e chiedo a chi di ragione: ma queste considerazioni le leggono le persone acculturate che hanno una seggiola in Procura? Conoscono questi signori le vicende che hanno segnato la vita dei Virlinzi con un tale che ha svolto le funzioni di giudice alla Commissione tributaria ed ha favorito la società dei muratori Virlinzi? Ma è mai possibile che solo I i Santapaola o le famiglie di sancristoforo debbono essere messe alla gogna ed arrestate? Il funzionario della Commissione tributaria si chiama Impallomeni e dovrà essere giudicato a giorni. Attendo la sentenza perchè conosco qualche giudice che farà parte della terna e mi incuriosisce il tema che sarà trattato e come sarà trattato.

  5. in questo articolo, di cui sotto si pubblica l’indirizzo internet, si legge la difesa che sostiene:l’accusa “ha aggiustato il tiro e nell’avviso di conclusioni indagini parla fondamentalmente di sentenze “accelerate” nel senso che le udienze riguardanti alcuni ricorsi prodotti dal gruppo Virlinzi si sarebbero svolte in tempi di attesa più brevi rispetto alla media dei ricorsi giacenti presso la Commissione Tributaria Provinciale di Catania”.
    sito:
    http://catania.livesicilia.it/2017/10/27/impallomeni-si-difende-ecco-perche-sono-innocente_437023/
    in questo articolo invece si legge:”Ora io ti volevo dire, lunedì mattina quando tu arrivi, se …. non l’ha ancora caricata, ci dici blocca questa, mettigliela da parte, tornagliela …»
    TOSCANO: «Quando gliela hai portata?»
    IMPALLOMENI: «Giovedì»
    TOSCANO: «Già l’ha caricata! Quello se le leva subito, immediatamente … ieri gli è passata»
    IMPALLOMENI: «Ci dici ce n’era una sbagliata, il Dott. Impallomeni mi ha detto di tenerla ferma perché la deve sistemare … e ora ti do il nome e tutto! E in più dovresti tu cercare di trovarmi quelle due sentenze che loro hanno acquisito … una Virauto … è facile Virauto S.r.l.»
    IMPALLOMENI: «mi dispiace per questa sentenza perché sono stato indeciso fino all’ultimo di depositarla … io gliela facevo di condanna, che mi interessava, Nino».
    TOSCANO: «si certo»”
    sito:
    http://catania.livesicilia.it/2016/02/08/commissione-tributaria-la-corruzione-in-diretta-le-intercettazioni-che-inchiodano-impallomeni-e-virlinzi_368217/
    La redazione potrebbe chiedere se è vero che si è rinunciato all’accusa di voler cambiare la sentenza e si sta accusando solo di sentenze velocizzate?
    potrebbe la redazione pubblicare le intercettazioni che sono entrate nel processo, non coperte da segreto?
    potrebbe la redazione chiedere alla direttrice della agenzia delle entrate se è vero che per la ricerca della sede, di via orlando 1, a catania, in affitto, si è svolta la ricerca di mercato nel mese di agosto 2016 e che la ricerca è stata effettuata con questa modalità:
    oggetto:”Direzione Regionale Sicilia
    Data di pubblicazione: 29 luglio 2016
    Data Scadenza: 15 settembre 2016 ore 12:00
    Avviso di ricerca immobile ad uso ufficio pubblico per la Sede di Catania dell’Agenzia del Demanio”
    quindi entro un mese e mezzo, nel mese di agosto, stavolta, si deve trovare l’immobile.
    ma non è tutto!!
    provando a cliccare sul file dell’avviso ed a scaricarlo: i file sono relativi ad altre ricerche immobiliari, precisamente riguardano la sede di milano.
    infatti si legge scaricando il file:”Direzione provinciale I di Milano e Ufficio territoriale di Milano 5;
     Ufficio territoriale di Milano 4;
     Direzione provinciale II di Milano e Ufficio territoriale di Milano 2.”
    poi ci si lamenta che non si trovano altri immobili se non quelli del gruppo virlinzi e si è rinnovato il contratto, sostenendo che la sede rimarrà quella per 5 anni.
    un affare, perchè altri immobili non ci sono, giusto?
    e come mai la sede del tar catania è stata spostato fino in via sacro cuore? perchè cosi lontano?

  6. Inoltre, in questo articolo (indirizzo pubblicato in fondo al commento) c’è scritto: “sarebbe solo la punta di un iceberg.”
    più avanti c’e scritto: ““ENNIO”- Tra le intercettazioni che possono essere anticipate in esclusiva, in questa fase, ce n’è una in cui il giudice Filippo Impallomeni parla dei suoi rapporti con “Ennio Virlinzi”, e dei rapporti tenuti “tramite La Rocca”, si tratta di Giovanni La Rocca, commercialista della Virauto arrestato ieri”
    Quindi l’inchiesta riguardava solo uno dei virlinzi?
    qui si può leggere l’articolo per intero:
    http://catania.livesicilia.it/2016/02/09/catania-trema-continua-linchiesta-impallomeni-i-miei-rapporti-con-virlinzi_368309/

  7. Vi è un altro triste caso dell’affarismo che oggi continua a distruggere Catania , assai peggio di come lo fecero a fine secolo i sedicenti imprenditori finiti sotto inchieste e confische per mafia. E’ il “porto delle nebbie” nel quale venne arbitrariamente tramutato l’edificio monumentale con pubblica e storica funzione doganale “Vecchia Dogana”, in supermarket privato ed in piena via di accesso dei croceristi nel centro storico a tutto danno dei locali commercianti. Di male in peggio, lo storico edificio portuale è stato tramutato in anomala destinazione, senza alcuna reazione ed in pieno consenso dei concessionari Virlinzi , in night club-discoteca di terzi. Il fatto coincide con il tentativo di legittimare la nuova “darsena” abusiva che confligge con uno sviluppo delle attività turistiche ed accoglie altri nuovi imprenditori sotto indagini sequestri e perfino confische per mafia. Ancora una volta resta alla Magistratura il compito di far rispettare le Leggi a coloro che lungamente e finora hanno ridotto Catania nelle attuali condizioni. Noi ne abbiamo fiducia.

  8. Caro Cittadino attento concittadino, nel caso più grave ed irreparabile della darsena abusiva che ha devastato la Plaia, che favorisce anche trasportatori sotto provvedimenti DIA e che continua a sottrarre lavoro e benessere a tutti noi dal turismo internazionale, siamo sicuri che non ci saranno assoluzioni di sorta. Siamo anche sicuri che i tentativi dei colpevoli di sottrarsi alla Giustizia con l’ espediente della prescrizione dei reati, sarà impedito dall’attuale Magistrato giudicante e da altri Magistrati inquirenti su fatti connessi. Se non fosse così, dovremmo noi tutti catanesi migrare via mare in Africa in cerca di futuro.

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