Il mare e la navigazione a vela come occasione di crescita umana e psicologica, come esperienza di libertà e insieme di rigore, come momento di condivisione così formativo da potersi trasformare in uno strumento di riabilitazione per chi ha sbagliato e si
Basta con le slot machine. Evviva i giochi di relazione anche fatti per strada. Sulla base di queste parole d’ordine un nutrito gruppo di persone, molti giovani, anche studenti liceali, ha partecipato ieri pomeriggio allo ‘slotmob’ organizzato in via Ventimiglia 148, davanti
Nessuno potrebbe contestare l’utilità, di una fontanella collocata nei pressi di un campo di calcio. A Monte Po, i ragazzi del quartiere -che giocano nel campetto da loro stessi ristrutturato- la desideravano da tempo. Adesso hanno potuto realizzare il loro sogno grazie
Il putiferio di commenti scatenato dal nostro articolo “I professionisti dell’antiracket“ dimostra che si è toccato un tasto dolente. Oggi torniamo sull’argomento per dare spazio alla posizione del comitato di Palermo di Addiopizzo, oggetto di critiche da parte di altre associazioni e
C’erano -e forse ci sono ancora- i professionisti dell’antimafia di sciasciana memoria. Oggi siamo costretti a parlare anche dei professionisti dell’Antiracket. Se non altro nel senso che la lotta al racket, che prima si svolgeva nell’ambito del volontariato, è diventata adesso una
Squilibri e danni per tutta la popolazione, sono le conseguenze della presenza mafiosa in un territorio. Che si tratti di imprenditori acquiescenti o resistenti o conniventi, una cosa è certa: il pizzo determina l’aumento dei prezzi a scapito di tutti i consumatori.
Pubblichiamo il Comunicato Stampa diffuso dai Giovani di Città Insieme sullo sfregio operato all’immagine di Falcone sul murales di viale Ulisse realizzato da AddioPizzo Catania. Apprendiamo da una nota di AddioPizzo che poche ore fa anche il secondo murales realizzato nel Viale
L’Associazione Addiopizzo Catania comunica a coloro i quali hanno firmato il manifesto del consumo critico, ed a tutti i cittadini di Catania e provincia che giorno 30-6-2010 è stata presentata presso la Prefettura di Catania la lista dei primi commercianti che hanno
Nuova iniziativa di Addiopizzo a Catania: all’interno del loro sito hanno pubblicato un elenco di cinquanta esercenti di Catania e provincia che non pagano il pizzo e che lo dichiarano pubblicamente. L’associazione aveva precedentemente consultato dei cittadini e raccolto oltre quattromila firme
“La strategia della tensione oggi non paga più. Ormai l’85% del fenomeno estorsivo è cambiato. Una volta era il criminale ad avvicinarsi al commerciante, all’imprenditore per chiedere il pizzo. Oggi è il grande gruppo imprenditoriale a cercare il contatto con il referente