Giulio Pappa, residente a Mascalucia e autore del saggio ‘Un collegamento ferroviario tra Catania e i Paesi dell’Etna Sud”, ci racconta l’esperienza innovativa degli Amici del Bosco Ceraulo, che gestiscono un bene pubblico in partenariato con il Comune etneo. Alle pendici dell’Etna,
Una appassionata lettrice, che collabora talora con Argo, Santuzza Leotta, ci propone la recensione di un libro molto particolare sull’Etna, la ‘montagna’ affascinante che lei ama percorrere con lo zaino sulle spalle. Etna, così s’intitola un libretto uscito per le edizioni il
“A Muntagna” merita ed ha bisogno di diventare Parco Nazionale. Lo merita perché è il vulcano attivo più alto d’Europa e uno tra i più attivi del globo, è anche uno dei vulcani più studiati e monitorati al mondo e
L’area dei paesaggi incontaminati, la parte più naturale e più selvaggia del Parco naturale dell’Etna, quella in cui si rifugia la fauna più pregiata e dove è ancora possibile apprezzare il silenzio o il richiamo di tante specie presenti: è l’area interessata
Sull’accesso di veicoli al versante ovest dell’Etna, autorizzato dal direttore del Parco, si sono già espresse in modo critico un gruppo di associazioni preoccupate per lo sconvolgimento che minaccia l’area meglio conservata e più ricca di ecosistemi e
L’accesso al versante Ovest del Parco dell’Etna da parte di veicoli ‘ecocompatibili’ (ma si parla anche di bus e pulmini), è stato autorizzato dal direttore del Parco dell’Etna, Giuseppe Di Paola con una firma che, sul sito del Comune di Bronte, viene
Non sono molti i paesi etnei in cui, come accade andando a spasso per le strade di Randazzo, si possa inforcare una stretta viuzza sormontata da una serie ravvicinata di archi a sesto acuto, il primo dei quali sostiene ancora una bifora
L’Italia fu meta agognata di tanti giovani rampolli delle famiglie nobiliari d’oltralpe a partire dalla metà del ‘600 fino ad Ottocento inoltrato. Gli inglesi, i francesi e poi successivamente i tedeschi, attraversavano l’Europa per
Di Catania divenuta ‘città nera’, dominata dalla pietra lavica, e non più ‘bianca’ per l’abbondanza di acque, ci parla la seconda parte del documentario di
Un prezioso contributo per la riscoperta di un evento molto significativo per la storia della nostra città e del territorio etneo ci viene dall’ultimo lavoro pubblicato da