“Io pago il tuo libro con il mio ‘buono’ e tu mi dai i contanti”. Questa la proposta che una giovane donna si è sentita fare, di recente, da un ragazzo in una grande libreria di Catania. Non è un episodio isolato.
Un voto contro Renzi o contro la sua riforma costituzionale? Il NO degli Italiani al Referendum è un dato non facile da interpretare. Del merito della vittoria si appropriano sia le destre (Berlusconi, Salvini), sia il Movimento 5 Stelle, sia quella parte
Una scelta “eticamente censurabile e politicamente subalterna” di cui il nostro governo dovrebbe rendere conto all’opinione pubblica. Così don Pino Ruggieri, professore emerito di teologia, già rettore della chiesa di San Nicola e oggi di San Vito, definisce il voto contrario dell’Italia
All’interno del parco archeologico siciliano di Selinunte, è tornata recentemente alla luce una grandissima fabbrica di terracotta, ottanta fornaci, su 1.250 metri quadrati nella valle del fiume Cottone, per 80 metri. Si tratta dell’industria di produzione di terrecotte e ceramiche più grande
14 agosto, ultima data per inviare la domanda per le fasi B e C del piano straordinario di assunzioni nella scuola. Dovevano essere (vedi Buona scuola) 150.000 nuovi posti di lavoro, saranno circa 55.000. Non viene eliminato il precariato, comunque è parzialmente
Anche docenti e ricercatori dell’Università di Catania dicono no alla “Buona scuola”. In un appello rivolto a senatori e parlamentari, ancora valido in attesa della votazione alla Camera dei Deputati, spiegano le motivazioni del loro dissenso. Onorevoli Senatori e Parlamentari della Repubblica,
Abbiamo perso. Il disegno di legge Renzi-Giannini, in attesa dell’ultimo –formale – passaggio alla Camera, è realtà. La straordinaria mobilitazione di docenti e personale ATA, apparentemente, non è servita a nulla. Preside-podestà, docenti di serie A e B, fine della libertà di
Prendiamo l’impegno di rivederci, (docenti della scuola e dell’università e futuri docenti in formazione), a partire dal prossimo settembre, per confrontarci su come costruire una comunità educativa, capace di dialogare e confrontarsi, di riflettere sui contenuti del lavoro didattico, di rilanciare una
Scrutini bloccati in tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Catania. Se qualcuno pensava che i lavoratori della scuola, dopo l’approvazione del DdL Renzi-Giannini alla Camera, avrebbero tirato i remi in barca, è stato clamorosamente smentito. I dati,
6, 7 e 12 maggio, dopo lo sciopero “plebiscitario” del 5, non si è fermata la protesta del mondo della scuola. Nelle tre date indicate, infatti, si sarebbero dovuti svolgere (rispettivamente nella scuola primaria, classi II e V e in quella secondaria