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Priulla, gli stereotipi che odiano le donne

‘Ringrazio Patrizia che ha permesso la pubblicazione di un libro senza errori‘. Chi ringrazia, a fine incontro, è Graziella Priulla autrice di “Viaggio nel paese degli stereotipi. Lettera a una venusiana sul sessismo”, pubblicato da Villaggio Maori, Catania. Se qualcuno avesse detto

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La scuola e i pregiudizi eterosessisti

La consapevolezza e l’importanza della differenza, apparentemente, sembra essere condivisa da un numero sempre maggiore di persone. Purtroppo, però,  stereotipi e pregiudizi continuano a farla da padroni, incidendo pesantemente e drammaticamente nella vita delle nostre comunità. Lo conferma uno studio dell’Università di

Graziella Priulla, quelle parole che uccidono

Tossiche cioè velenose, dannose, letali. Così possono essere le parole ad uccidere civiltà e democrazia. “Noi siamo le parole che usiamo” -dice la sociologa della comunicazione Graziella Priulla che nei giorni scorsi ha presentato nella libreria Feltrinelli di Catania il suo ultimo

Violenza sessista, il decreto non contrasta e non previene

Non basta un decreto. Per far sì che non accadano più con cadenza oraria violenze sulle donne, e femminicidi a giorni alterni, occorre educare, destrutturare gli stereotipi, analizzarli, combattere i pregiudizi, creare una nuova civiltà delle relazioni. Lo ha detto e urlato,

Per Graziella Priulla 'C'è differenza'

“C’è differenza”. Eccome se c’è. Parola di Graziella Priulla che da tempo si occupa di “identità di genere e linguaggi: storie, corpi, immagini e parole”. Così recitano titolo e sottotitolo dell’ultimo libro della sociologa, torinese di nascita ma catanese d’adozione, presentato di