La normalità della violenza

“Gianfranco Fallica continua ad essere descritto da familiari, amici, conoscenti, anche dai vicini di casa, come l’uomo ideale: lavoratore, un buon padre, un perfetto e innamorato marito” (La Sicilia, 12 dicembre). Come scrive sempre il quotidiano etneo, “Gianfranco Fallica, 35 anni, consulente

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Priulla, gli stereotipi che odiano le donne

‘Ringrazio Patrizia che ha permesso la pubblicazione di un libro senza errori‘. Chi ringrazia, a fine incontro, è Graziella Priulla autrice di “Viaggio nel paese degli stereotipi. Lettera a una venusiana sul sessismo”, pubblicato da Villaggio Maori, Catania. Se qualcuno avesse detto

Librino, essere più cittadini per sentirsi più sicuri

‘Ci sentiamo insicuri, vorremmo essere più protetti, qui, nella nostra “città”, Librino‘. Proprio per rispondere a questa diffusa sensazione di insicurezza e di paura, Sara Fagone, responsabile CGIL per le periferie, ha organizzato – nella scorsa settimana – un incontro tra gli

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Abusi sulle lavoratrici romene, ricatti su donne impaurite

Sarà avviata davvero la collaborazione tra autorità romene e italiane per fermare lo sfruttamento lavorativo e sessuale ai danni delle lavoratrici romene in provincia di Ragusa? Sulla consistenza e sull’efficacia di questa collaborazione, appena iniziata, c’è un certo scetticismo. Lo riferiscono Lorenzo

Violenza degenere, donne senza più paura

In copertina ci sono tante scarpe rosse, abbandonate e alla rinfusa, ormai simbolo della violenza sulle donne. Il titolo annuncia “Violenza degenere” che allude alla violenza di genere ma anche a qualcosa di corrotto, di degenerato che traligna dai caratteri morali, dai

8 marzo, al diavolo le mimose

Otto marzo 2015, l’ennesimo. La strada è ancora lunga e tutta in salita per le donne. Per tutte le donne. Nel “civile” Occidente tirano avanti con fatica, lottano per il lavoro, il salario e la carriera destreggiandosi tra questo e la famiglia.

Stefania Noce, il dolore delle madri

Rinuncia al processo d’appello, revoca l’incarico al suo legale, l’ennesimo. Il processo a Loris Gagliano, assassino di Stefania Noce, la studentessa femminista di Licodia Eubea che diceva di amare, diventa un rompicapo giuridico, un “caso da settimana enigmistica del codice di procedura