Svenduto l’edificio scolastico di Via De Nicola , dove, ancora per poco, studiano 550 alunni. E’ uno dei pochi plessi sicuri, in regola con le norme di sicurezza. Lo denunciano in un comunicato il Coordinamento provinciale di LIBERA (catania@libera.it) e il Comitato dei Genitori. La scuola, che si trova tra Corso Martiri della Libertà e la stazione e ospita gli Istituti Vespucci, S. Giuffrida e Campanula, “è stata venduta (dal Comune di Catania n.d.r.) a maggio per Euro 10.400.000/00 alle ditte private che gestiscono il Piano di risanamento di S. Berillo. Questa operazione è paradossale perchè a Catania, all’87° posto nella classifica delle scuole sicure, questa è una delle poche scuole a norma, è attrezzata di teatro e palestra altamente funzionali e richiesti anche da enti esterni, inoltre non grava sulle casse comunali alla voce affitti. Ma non è solo una questione economica o di edilizia. Vendere una scuola pubblica è prima di tutto un problema etico, un attacco al diritto allo studio e un’iffesa all’insegnamento e alla cultura che è garanzia di democrazia. Chiediamo al Sindaco di rivedere il provvedimento di vendita firmato mentre il Comune era commissariato e alla cittadinanza di sostenre la difesa delle scuole pubbliche della Città”.
Gli ultimi articoli - Istruzione
Ogni cinque anni un bambino del Sud perde un anno di scuola rispetto ad un coetaneo
Chi può contrastare quel fenomeno pervasivo che è la mafia, in grado di condizionare la nostra
Sant’Agata amata dai più giovani? Sì, da molti di loro, anche se questa scoperta potrebbe stupirci.
Come mai abbiamo oggi un alto numero di ragazzi con disturbi di apprendimento, nella lettura, nella
In occasione del giorno della memoria che ricorre domani, 27 gennaio, segnaliamo il documento dell’Osservatorio contro