I rigassificatori a noi, il gas a loro

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Tratto da: Centonove, 03/10/2008; Alida Amico, Rigassificatori? Forse &  Sicilia, una grande trincea di scavi
Oltre al rischio insito nella loro natura, la localizzazione di ben due rigassificatori in Sicilia (di cui uno a un tiro di schioppo dalla Valle dei Templi) significherà solo un ulteriore sfruttamento del territorio e della posizione dell’isola a vantaggio di altri e produrrà gravi danni ambientali, senza apportare significativi vantaggi.neanche in termini di occupazione.
Pare che il decreto di compatibilità ambientale per gli impianti di Porto Empedocle e Priolo sia già stato firmato, ma anche fra gli amministratori locali del centro-destra crescono i dubbi e le resistenze. Fra l’altro, per convogliarlo nella rete preesistente sarà necessario scavare centinaia di chilometri di trincee che attraverseranno anche territori sottoposti a vincoli paesaggistici come il parco dell’Etna e quello dei Nebrodi. Pochi sanno inoltre che dei 20 miliardi di metri cubi che saranno lavorati nei due impianti (addirittura il 50 % del fabbisogno nazionale), solo 1 miliardo sarà consumato in Sicilia, il resto sarà trasferito in continente. Non ci sarà neanche una contropartita occupazionale: in tutto saranno impiegate solo una cinquantina di persone, prevalentemente per la vigilanza e la sicurezza.

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