Disordini al CARA di Mineo, il Centro Astalli chiede migliori condizioni di accoglienza

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Comunicato stampa

Catania, 27 luglio 2011
Da questa mattina oltre 300 immigrati ospiti nel CARA di Mineo stanno bloccando la strada statale Catania-Gela chiedendo di essere riconosciuti come rifugiati.
All’interno del Centro, che attualmente accoglie circa duemila persone, la protesta era già esplosa durante la notte quando strutture e mezzi sono stati danneggiati e dati alle fiamme.
Rispetto a tali avvenimenti “condanniamo qualsiasi forma di protesta attuata con metodi violenti ma ribadiamo che la struttura di Mineo non è adeguata all’accoglienza dei richiedenti asilo e non permette loro di portare avanti percorsi di integrazione né di ricevere servizi di assistenza adeguati” – è quanto dichiarato Padre Giovanni La Manna, Presidente del Centro Astalli.
“Anche chi ha ottenuto il diniego della protezione internazionale – aggiunge La Manna – deve vedersi garantito il diritto di presentare ricorso, cosa che all’interno del centro risulta di difficile attuazione. Tutto questo era già stato più volte segnalato dagli enti di tutela che hanno dichiarato i limiti della struttura già da quando si stava procedendo ai primi trasferimenti”.
Il Centro Astalli auspica, quindi, che realtà come quella di Mineo non vengano più riproposte e che si garantiscano condizioni dignitose di accoglienza in strutture più idonee, soprattutto per le persone particolarmente vulnerabili.
Ufficio stampa:  Fondazione Astalli – Margherita GINO – 0669925099 – m.gino@fondazioneastalli.it

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