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Ferrovie in Sicilia, dopo il danno, anche la beffa?

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Da ultimo ci siamo dovuti occupare di frequente del trattamento di favore che Trenitalia sta riservando alla Sicilia, per quanto riguarda sia i treni a lunga percorrenza sia il trasporto locale. Il risultato è che ormai l’utilizzo dei treni come mezzo di trasporto è stato ridotto ad un dato residuale, a cui si ricorre quando si è disperati e non si trova soluzione diversa per potersi muovere da e per la Sicilia.
Continuando a documentare questa triste situazione, riteniamo utile pubblicare una lettera aperta che G. Malaponte, coordinatore del Comitato pendolari siciliani ha voluto indirizzare ai responsabili regionali della mobilità per sapere se il co-finanziamento da parte della Regione per l’acquisto di ben 40 treni abbia dato origine a un qualche vantaggio concreto per i viaggiatori siciliani, e per i pendolari in particolare, oppure se si sia tradotto nell’ennesima carrettata di denaro pubblico buttato dalla finestra.
Ecco il testo completo della lettera aperta.
Lettera aperta: Al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità, al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità – Servizio 4° Trasporto regionale Ferroviario, ai Signori Deputati all’ARS e agli Organi di Stampa.
Oggetto: Co-finanziamento acquisto treni tipo “Minuetto”, relativo piano di ammortamento e le continue soppressioni dei treni regionali in tutta la Sicilia.
Alla luce delle soppressioni dei treni avvenute in questi ultimi anni e che continuano a tutt’oggi a verificarsi in maniera generalizzata in tutte le relazioni ferroviarie, mi sembra doveroso, dato che tali soppressioni hanno penalizzato e continuano a penalizzare gravemente i pendolari e l’utenza in generale, porre alcuni quesiti all’Assessore regionale ai trasporti ed al Dipartimento trasporti in merito a quanto previsto nel piano di ammortamento relativo all’acquisto dei treni “Minuetto”:
• Quali e quanti dei treni soppressi e quindi di km/treno non effettuati rientrano in questo piano di ammortamento sin dalla stipula dell’accordo e dell’entrata in vigore?
• E se vi rientrano, dovranno essere rimessi in esercizio i km/treno non effettuati da parte di Trenitalia o Trenitalia dovrà restituire la parte corrispondente in denaro alla Regione Siciliana?
• I 209.000 km/treno previsti nel piano di ammortamento in quale relazione sono stati impiegati dal 2005 ad oggi? E se è il Dipartimento dei Trasporti ad indicare dove e come distribuirli sulle relazioni oppure è a discrezione di Trenitalia la suddivisione?
Questi sono gli interrogativi ai quali la Regione dovrà rispondere viste le premesse, considerato che tale operazione doveva consentire, con l’utilizzo dei suddetti convogli in tutto il territorio siciliano, il miglioramento della qualità del servizio e la velocizzazione del trasporto ferroviario, cosa che a tutt’oggi non è ancora avvenuta, anzi è peggiorata di molto.
Nell’anno 2002 e precisamente il 17 luglio 2002 la Regione Siciliana ha ritenuto sottoscrivere un Protocollo d’intesa con Trenitalia per il co-finanziamento di 40 treni tipo “Minuetto”.
L’operazione si concretizza con la sottoscrizione tra le parti, Regione Siciliana e Trenitalia, dell’Accordo Procedurale Attuativo il 15 aprile 2004 per il co-finanziamento dell’acquisto da parte di Trenitalia S.p.A. di quaranta treni tipo “Minuetto”, di media capacità, – di cui n. 30 nella versione a trazione elettrica e n. 10 nella versione a trazione diesel – per un importo complessivo di 153 milioni di Euro, in conto investimenti, di cui 46 milioni di euro quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di Euro da parte di Trenitalia S.p.A.
Nel protocollo d’intesa, così come nell’accordo attuativo, era previsto l’impegno di Trenitalia S.p.A. a restituire la parte co-finanziata dalla Regione Siciliana in rate annuali, pari alle rate di ammortamento (2.300.000,00 euro), sotto forma di incremento dei treni/Km effettuati in Sicilia secondo il piano nell’allegato ‘A’ e di ulteriori servizi stimati in circa 209.000 treni/km/annui, rispetto agli attuali i km/treni/ annui, così come derivanti dall’Accordo quadro tra lo Stato e le Regioni, approvato dalla Conferenza permanente Stato-Regioni nella seduta del 18/06/1999.
Giosuè Malaponti
Coordinatore COMITATO PENDOLARI SICILIANI
 

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