Siciliani creativi

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Spesso, e con grande rammarico, ci siamo dovuti soffermare sul destino di tanti giovani catanesi, e non solo, obbligati a emigrare per mancanza di occasioni di lavoro o di ambiti di ricerca capaci di valorizzarli.
Non si tratta di piagnistei mammoni, ma della rabbia di vedere come, dopo che loro famiglie hanno investito sulla loro crescita e formazione, essi sono costretti a far fruttare altrove i loro talenti.
Non abbiamo però trascurato l’occasione, tutte le volte che se ne è presentata una, di raccontare lo sforzo che alcuni di loro fanno per non rassegnarsi a questo destino e tentare di inventarsi un’occuoazione non di ripiego, senza doversi necessariamente allontanare.
Questa volta, e con particolare piacere, abbiamo da rilanciare ben tre segnalazioni, attive in campi molto diversi fra loro.
La prima iniziativa non è partita da un giovane, ma è stata pensata per i giovani. Riguarda un ingegnere di Giarre, insegnante presso il locale Istituito tecnico, che, andato a prendere una pizza con i familiari, scopre che un su ex alunno di buone qualità, è finito a fare il pizzaiolo, in attesa (o in mancanza) di altro.
Punto nel suo orgoglio di insegnante, con l’aiuto di qualche collega, rischiando in proprio e utilizzando i provvedimenti per l’imprenditoria giovanile, ha messo su una cooperativa, la “Sunel”, che opera nel campo del fotovoltaico e che dà lavoro a otto ex alunni, oltre ad alimentare il lavoro di un’altra ditta di installazione.
La seconda riguarda la ricerca applicata e vede coinvolto un giovane matematico catanese, Marzio Pennisi dell’Università di Catania, in una équipe interdisciplinare italiana, formata da medici, biologi e matematici, che sta mettendo a punto un modello matematico che studia l’interazione fra cellule tumorali e cellule sane nel processo di formazione del carcinoma al seno e la risposta ad un vaccino in fase di sperimentazione, per poterne meglio controllare la quantita’ e i tempi di somministrazione.
La terza riguarda il mondo del web e una applicazione di grande attualità in tempi di crisi economica e necessità di spendere oculatamente.
Parliamo in questo caso del sito www.risparmiosuper.it creato dalla messinese Barbara Labate, un’iniziativa che ha la testa a Milano e il braccio operativo alle porte di Catania, a S. Agata li Battiati per l’esattezza. Un sito attivo da soli tre anni ma che in poco tempo ha conquistato un esercito di fans ‘interessati’ e ha fatto parlare di sé le principali testate giornalistiche nazionali.
Si tratta di un servizio interamente gratuito che permette di comparare i prezzi di prodotti alimentari ed elettrodomestici, mettendo a confronto i prezzi delle offerte dei volantini pubblicati periodicamente dalle catene dei principali supermercati, ipermercati, discount e superstore di elettrodomestici di tutta Italia, ma anche di scoprire le false offerte speciali e scoprire le variazioni di prezzo dello stesso articolo da una catena all’altra.
Si può anche personalizzare il servizio con la funzione denominata lista della spesa: basta inserire tutti i prodotti che si ha intenzione di acquistare e il sito calcola settimanalmente dove si spende di meno per tutto il paniere di beni, tenendo conto anche delle diverse carte sconto possedute dall’utente. A richiesta poi invia automaticamente una email o un sms con le promozioni in corso sui prodotti scelti.
Particolare non secondario: aggregando sul sito le offerte pubblicate su tutti i volantini, il sito dà un piccolo contributo anche all’ambiente, se si pensa che ogni anno in Italia si stampano 8 miliardi di volantini, consumando, spesso inutilmente, enormi quantità di carta che vanno anche ad accrescere sensibilmente la quantità di spazzatura da raccogliere.
Storie diverse, con finalità diverse, ma tutte capaci di dimostrare che, quando la stoffa è buona, è relativamente facile confezionare abiti originali.

1 Comments

  1. non bastano i siti nè la pubblicità per fare girare il volano delle imprese. Bisogna conoscere ” l’impresa” ecapire come funziona. Non basta invitare o chiedere aperture di credito se poi non si conosce il mercato del credito.In fine, non basta lanciare messaggi intrisi di moralità e buon senso se non si conosce la natura del mercato in cui si opera. Chi controlla gli elargitori di capitali? Chi tutela gli imprenditori che hanno fatto ricorso al credito e creduto nelle promesse di aiuto se si denunciano gli estortori? Chi conosce la sincerità, la preparazione e la moralità dei detentori ufficiali del potere? Chi sa quanta cultura alberga nella mente di prefetti e questori? Sapete per avvenura che una vice prefetta ha chiesto sommessamente per telefono il significato delle parole” purgare la mora”? La povera disgraziata percepisce un notevole stipendio ma non sa che l’inquilino o il fittavolo moroso può rimettersi in gara e purgare la mora. Ebbene, questa poveraccia ( si fa per dire ) siede dietro una scrivania di una prefettura e percepisce un lauto stipendio oltre ad avere una carriera davanti. Queste cose bisogna saperle e gridarle perchè non basta dire che le piccole imprese vanno aiutate. Bisogna anche aiutare le imprese dai guasti legati all’ignoranza del funzionario.Da ultimo vi invito a leggere ed a studiare la legge antiraket del 1999. E’ una bufala e bisogna gridarlo ai quattro venti.

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