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A megghiu parola è chidda ca si rici: la mafia raccontata ai ragazzi

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Non sono pochi i libri sulla mafia scritti pensando ai lettori più giovani.  Vogliamo segnalarne qualcuno, di uscita più o meno recente, perché pensiamo che anche i più giovani abbiano diritto di essere informati su un fenomeno criminale che coinvolge anche loro. Tocca poi a noi “grandi” aiutarli a capire davvero di cosa si parla in questi mesi in cui vengono ricordate le stragi del ’92-’93,  avvenute prima che loro nascessero. Per ribaltare il tradizionale proverbio siciliano che invita al silenzio.

La bibliografia che segue è tutto tranne che esaustiva: chi volesse segnalare qualche altro titolo è invitato a farlo nei commenti

La mafia spiegata ai ragazzi, di Antonio Nicaso (Mondadori) è un saggio destinato a ragazzi di scuola media, in cui il giornalista descrive con un linguaggio semplice e chiaro cosa  sono le mafie e qual è la loro storia. Una buona lettura anche per chi, adulto, volesse chiarirsi le idee con un testo agile.

Volevo nascere vento. Storia di Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino, di Andrea Gentile (Mondadori). Una biografia romanzata di Rita Atria, la picciridda di Paolo Borsellino, la prima testimone di giustizia minorenne in Italia. Una ragazza diciassettenne, figlia e sorella di mafiosi, che raccontò ai giudici quello che sapeva della criminalità organizzata del suo paese, Partanna.

La legalità raccontata ai ragazzi. Le indagini. La mafia. La corruzione. Le droghe. Il carcere, di Achille Serra (Giunti Junior). A partire da casi realmente accaduti, Achille Serra, ex prefetto di Palermo oggi Senatore della Repubblica, fa conoscere ai bambini degli ultimi anni delle elementari come sono organizzate le forze dell’ordine, con quali mezzi si combatte la criminalità, come si effettua un’indagine.

Per questo mi chiamo Giovanni: da un padre a un figlio il racconto della vita di Giovanni Falcone di Luigi Garlando (Rizzoli). Durante una passeggiata per Palermo un padre racconta a suo figlio la vicenda di Giovanni Falcone, paragonando la mafia a quello che succede nella scuola del ragazzo, dove un bullo tiranneggia gli altri studenti. Scritta con la collaborazione di Maria Falcone, sorella del magistrato, la storia è adatta anche a ragazzini più piccoli, a partire dagli otto anni di età.

Da che parte stare. I bambini che diventarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di Alberto Melis (Piemme). Grazie all’aiuto di Maria Falcone e Rita Borsellino, sorelle dei due magistrati, Alberto Melis ricostruisce l’infanzia di Falcone e Borsellino: per ricordarne l’esempio, ma anche per dimostrare che pure da ragazzi si può decidere da che parte stare.

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