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Oasi del Simeto, occasione perduta

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Siamo stati ad un passo dalla bocciatura di un progetto devastante. Ma non siamo andati oltre. Non ha avuto infatti una felice conclusione la conferenza dei servizi, indetta dal Comune di Catania, svoltasi ieri mattina sul progetto riguardante l’Oasi del Simeto, incluso nel PRUSST.
Sì, proprio quel progetto, di cui Argo ha già parlato, che prevede interventi speculativi con costruzione di alberghi, campi di golf, specchi d’acqua e porti artificiali, che comprometterebbero le finalità stesse della riserva, nata per “favorire ed incrementare” la nidificazione e la sosta di uccelli migratori, oltre che per proteggere la vegetazione tipica dell’area.
Un progetto, quindi, che “comporterebbe il drastico depauperamento delle popolazioni di specie presenti nella riserva sia nidificanti che migratrici”, con un impatto tale da stravolgere l’assetto dei luoghi e far perdere a turisti, escursionisti e scolaresche l’interesse alla visita.
Lo ha denunciato innanzi tutto Legambiente presentando a fine aprile una formale opposizione al progetto, seguita all’inizio di maggio da altre 15 associazioni firmatarie di un appello in difesa dell’Oasi del Simeto.
Le stesse associazioni che ieri mattina, davanti al palazzo degli Elefanti, dove si svolgeva la conferenza dei servizi, hanno tenuto un presidio per ricordare alle autorità competenti che la parte più sensibile della società civile intende opporsi alla realizzazione del progetto.
Nel corso della conferenza, tutti gli enti presenti hanno espresso pareri negativi o hanno dimostrato di nutrire forti perplessità, aprendo la strada, quindi, ad una definitiva bocciatura. Si è stabilito invece di lasciare aperta la procedura conservando così un varco per possibili future decisioni non certamente positive per il territorio. Nel migliore dei casi ci avremo guadagnato una inutile perdita di tempo…
Lo denuncia Legambiente con il seguente Comunicato stampa
Nonostante i pareri negativi non si chiude la conferenza di servizi sul devastante progetto del PRUSST nella riserva naturale Oasi del Simeto. Per Legambiente un grave errore e una inutile perdita di tempo.
Si è svolta oggi la conferenza di servizi indetta dal Comune di Catania in merito al progetto incluso nel PRUSST “Le Economie del Turismo” dell’A.T.I. Portnall Italiana S.p.A.- Oasi del Simeto s.r.l. senza che si sia giunti ad una decisione nonostante tutti gli enti partecipanti alla riunione abbiano espresso pareri negativi e forti perplessità sull’insieme di devastanti ed irrealizzabili opere proposte nel progetto.
La procedura della conferenza di servizi era stata avviata alcuni mesi fa per raccogliere autorizzazioni e pareri da parte degli enti competenti. In quella occasione Legambiente aveva presentato la propria opposizione ad un progetto che, nonostante il titolo rassicurante “Vivere la natura nell’Oasi del Simeto”, è semplicemente inaccettabile sulla base di criteri minimi di tutela del territorio adottati in qualunque paese civile e andava rigettato anche a seguito di una superficiale lettura e senza un basilare accertamento sull’evidente contrasto con l’attuale normativa. Numerose altre associazioni ambientaliste e della società civile avevano manifestato la propria ferma opposizione ed indignazione.
Legambiente ritiene un grave errore che oggi non si sia conclusa la procedura della conferenza di servizi e che si continui a perdere tempo su un progetto dal quale non può essere tratto nulla di positivo né per l’ambiente né per la collettività.
Invece, va da subito affrontato e risolto il problema dell’abusivismo edilizio della riserva che determina non soltanto un danno ambientale ma costituisce il vero ostacolo per uno sviluppo turistico compatibile. Tutte le costruzioni abusive incompatibili vanno eliminate e il Comune deve individuare strategie e azioni affinché si pervenga a questo risultato nel minor tempo possibile e senza creare disparità di trattamento tra coloro che hanno edificato abusivamente nell’area protetta.
Legambiente, insieme alle altre associazioni ambientaliste, valuterà nei prossimi giorni la regolarità della procedura sino ad oggi seguita dal Comune di Catania interessando la Magistratura qualora dovessero ravvisarsi irregolarità.
 Il Presidente, Renato De Pietro
Catania 19/07/ 2012

1 Comments

  1. e come vorrebbero gli ambientalisti eliminare le case abusive in contrasto con l’habitat naturale degli uccelli? lasciando tutto igessato dentro una grande pattumiera purché non si approvi il PRUSST?
    Roba da terzo mondo…. Bisogna pensare con il cervelo ma soprattutto con l’anima a salvare quello che c’è di buono ancora da salvare… il PRUSST garantisce anche l’adeguamento al piano di sistemazione della Provincia, quindi la rinaturalizzazione delle aree d’interesse naturalistico e non solo dei villaggi a mare. Metitate gente prima di formulare ipotesi di blocco dell’economia grazie all’avvio di un piano di utilizzo particolareggiato che miri anche e soprattutto a restituire dignità e decoro.

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