Raccolta differenziata, Biancavilla ce l'ha fatta

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Differenzia al 62% in pochi mesi? Biancavilla ce l’ha fatta.
Il punto di partenza è stato il progetto “Raccolta differenziata: Obiettivo 65%”, proposto dall’ATO 3 Simeto Ambiente -sotto la direzione del commissario liquidatore Angelo Liggeri- alle amministrazioni comunali del territorio. Un progetto che prevede una sinergia tra la Simeto Ambiente, le ditte che effettuano la raccolta dei rifiuti e le amministrazioni, con il coinvolgimento delle associazioni ambientaliste.
Approvato a Biancavilla con delibera del 31/12/2010, il progetto parte quindi con l’anno 2011, ma trova il suo momento di slancio quando, nell’agosto dello stesso anno, la giunta comunale approva una delibera di adesione alla strategia Rifiuti Zero , impegnandosi non solo a promuovere la differenziata, ma ad incentivare ”nuovi stili di vita” più rispettosi dell’ambiente. Viene contestualmente istituito un Osservatorio, costituito da 9 persone che si impegnano, senza alcun compenso, a riunirsi almeno una volta al mese per monitorare la situazione, individuando criticità e relative soluzioni.
Tra questi c’è un ambientalista storico di Biancavilla, Piero Cannistraci, che del successo della differenziata è stato uno degli artefici e che ha accettato di parlare con noi.
“Il ruolo delle associazioni ambientaliste all’interno del progetto è stato sancito da una convenzione stipulata dalla Simeto Ambiente e dall’Associazione Rifiuti Zero il 24 Ottobre del 2011” ci spiega. L’associazione ha collaborato, con dieci volontari, nell’informazione e promozione, porta a porta, “della cultura relativa alla differenziazione dei rifiuti solidi urbani” e successivamente anche nel controllo dei comportamenti dei cittadini. Il segreto del successo potrebbe quindi essere individuato nell’esistenza e nel coinvolgimento di un gruppo attivo di ambientalisti, che hanno avuto la collaborazione di un assessore motivato, Pasquale Lavenia, e la disponibilità della giunta.
La convenzione prevedeva anche, per ogni informatore, un contributo crescente sulla base della percentuale di differenziata raggiunta, dai 200 euro (10% di differenziata) agli 800 (60-65%), ai mille nel caso di percentuale ancora più alta. Un incentivo, basato sulla premialità e comunque temporaneo, visto che la convenzione è ormai scaduta e non sarà più rinnovata.
La strategia seguita è stata quella di dividere il paese in tre zone allargando progressivamente l’area interessata, fino a che, a gennaio del 2012, tutto il paese faceva la differenziata e i risultati erano già lusinghieri.
Il rischio è quello di riposare sugli allori. Di recente, per esempio, c’è stato un calo nella percentuale della differenziata a Biancavilla, probabilmente dovuto ad un ritardo nell’attivazione della raccolta alla Vigne che si popolano, durante l’estate, di villeggianti. Sacchi di spazzatura abbandonata si possono vedere lungo le strade fuori dal centro, tanto che è partita una campagna di controlli ad opera dei vigli urbani. L’utilizzo della raccolta porta a porta prevede, d’altra parte, l’eliminazione dei cassonetti stradali, ma per chi non risiede stabilmente sul territorio questo comporta delle oggettive difficoltà.
Eppure Cannistraci è fiducioso, non solo ritiene che non sia venuto l’impegno a mantenere i risultati

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raggiunti, ma pensa che sia necessario non fermarsi. “Rifiuti Zero, la strategia di Paul Connet, impone di andare ben oltre la percentuale raggiunta -sostiene- Bisogna aggredire il concetto stesso di rifiuto, che in natura non esiste.”
Tra i progetti per il prossimo futuro c’è quello di creare un centro di recupero da associare all’isola ecologica per non sprecare i materiali conferiti che possono ancora essere riutilizzati (elettrodomestici funzionanti, mobiletti etc) sulla base del principio che quello che non va più bene per me possa andare bene per un altro e che il riuso è sempre preferibile alla differenziazione, anche perchè il processo di riciclo (di plastica, carta, lattine…) ha un costo, per il trasporto e per la lavorazione.
L’altro obiettivo è quello della riduzione dei rifiuti. “Se infatti aumenta la percentuale di differenziata ma aumenta anche la produzione di rifiuti, non abbiamo concluso nulla. L’educazione ambientale ha già da sola l’effetto di ridurre i rifiuti prodotti, ad esempio in media i rifiuti prodotti a Catania sono 2.100 grammi a persona, a Biancavilla 960” continua Cannistraci. Ma non basta.
Si otterranno risultati maggiori quando cittadini e amministratori avranno ben chiari i vantaggi economici della diminuzione del conferimento in discarica. Tutto quello che finisce in discarica, infatti, si paga, tutto quello che si riutilizza o si ricicla costituisce un risparmio.
Per il singolo utente è già previsto uno sconto sulla TIA sulla base dei conferimenti all’isola ecologica più uno sgravio per chi ha già, o si fa consegnare, una compostiera per la propria frazione organica. Questo diminuisce di molto la quantità di rifiuti che vengono conferiti, dato che l’umido, cioè l’organico costituisce circa il 40% circa dei rifiuti mediamente prodotti.
In un momento in cui i Comuni ricevono sempre meno soldi dalla regione e dallo stato, il risparmio nel settore dei rifiuti diventa molto interessante per le amministrazioni comunali. Dimezzare quasi il costo del conferimento in discarica, come è accaduto in questi mesi a Biancavilla, significa ritrovarsi in bilancio una somma in attivo che può essere spesa per i servizi sociali. Sempre che i cittadini controllino che di questi soldi si faccia un uso corretto, a vantaggio della collettività.
P.S. Approfittiamo di questo articolo per fare gli auguri di buon lavoro a Piero Cannistraci, appena eletto presidente dell’Associazione Rifuti Zero Sicilia.

1 Comments

  1. Faccio davvero i miei più sentiti complimenti al vostro comune ed alle iniziative che avete realizzato per incentivare il cittadino ad impegnarsi a fare una raccolta differenziata efficiente!!! Nel mio comune purtroppo questa “mentalità” non è ancora arrivata e si commettono ancora tante “stupidaggini” (non cito il comune per evitare casini). Io come altri miei concittadini/compaesani ci impegniamo e continueremo a farlo per portare avanti l’attività di raccolta differenziata, di nostro cerchiamo di usare sempre i sacchi per rifiuti adatti per ogni tipo di immondizia e allo stesso tempo di “diffondere il verbo” tra gli altri abitanti, ma notiamo che c0è molta superficialità. Ringraziandovi per lo spazio che mi avete dedicato per lo “sfogo” rinnovo i complimenti per i risultati ottenuti!!

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