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Bianco, guardare al passato per ricostruire il presente

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La figlia gli ha regalato la bacchetta magica di Harry Potter, appena ha saputo della sua intenzione di ricandidarsi alla carica di primo cittadino catanese. Lo ha ‘svelato’ Enzo Bianco partecipando, mercoledì 15,  al primo incontro coi “candidati sindaco 2013” organizzato da CittàInsieme, unitamente a tante altre associazioni della cosiddetta società civile.
Si è trattato di un primo incontro, perché quello previsto con Lidia Adorno (Movimento5Stelle) non si è svolto, per problemi di salute della candidata, almeno questa è stata la motivazione ufficiale. Molta gente, ma non la folla delle grandi occasioni, peraltro in buona sintonia con il candidato, tanto da indurlo a gesti scaramantici di fronte alle ripetute previsioni di vittoria finale.
Un dialogo serrato, anche grazie al tradizionale contingentamento dei tempi che caratterizza da sempre il ‘popolo di via Siena’, che ha spaziato, senza reticenze, su tutti i principali temi che riguardano la Città.
In un continuo raffronto con il passato, Bianco ha contrapposto la sua “raggiante Catania” alle brutture del presente. Ha denunciato un modo di procedere quantomeno “disinvolto”, sia rispetto alle regole della buona amministrazione (palazzo Bernini, ex palazzo delle poste), che alla progettazione urbanistica, come nel caso del Lungomare di Ognina.
Un progetto nato grazie ai poteri speciali allora conferiti al sindaco Scapagnini, che, se verrà eletto, proverà a bloccare, per impedire che l’ennesima colata di cemento, necessaria per costruire un altro ‘centro commerciale’, allontani ulteriormente Catania dal mare.
Non solo, però, critiche ai progetti in atto, si pensi alla devastazione di piazza Europa, ma anche l’impegno a rimettere concretamente in discussione ogni ipotesi di ulteriore espansione.
Una Città che oggi conta meno di trecentomila abitanti non ha infatti bisogno di altre costruzioni, ma di un serio lavoro di recupero, riqualificazione e messa in sicurezza, dell’intero patrimonio edilizio. Non ha bisogno di nuove speculazioni per sostituire i vuoti di Corso dei Martiri, né di riempire di costruzioni e cemento la playa (PUA).
Deve aprire il porto alla Città, in un’ottica che sia in grado di utilizzare le potenzialità dell’intera Sicilia orientale (organizzando unitariamente i 4 grandi porti: quello etneo, di Augusta, Siracusa e Pozzallo); rilanciare Librino, anche grazie alla nuova sede della Polizia e al nuovo ospedale (San Marco); guardare a Salerno per imparare a fare una raccolta differenziata degna di questo nome; promuovere il consumo dell’acqua pubblica, seppure gestita da una SPA comunale.
Catania, secondo Bianco, ha fatto significativi passi indietro: rispetto alla sicurezza, alla vivibilità dei quartieri, ai servizi. C’è un crollo della legalità, bisogna ‘traghettare’ i troppi che approfittano di una tale situazione verso il rispetto delle regole. La stessa ‘movida’, nel passato simbolo del riscatto, attualmente non rappresenta altro che una pessima imitazione.
Infine, Bianco, attraverso grafici e tabelle, leggibili anche da chi era seduto in fondo, ha contrapposto la sua gestione economica al dissesto prodotto da Scapagnini e Stancanelli.
E’ toccato a Giacomo Leone segnalare che mancava ‘qualcosa’ nella discussione, troppo simile alla riunione di un consiglio di quartiere e incapace, perciò, di affrontare i veri problemi che penalizzano la Città.
In effetti, sono mancate molte domande significative. Proviamo a proporne qualcuna.

  • Quanto è credibile la realizzazione di un simile programma con una coalizione che vede protagonisti (se non assoluti, sicuramente molto significativi) uomini e donne che nel passato, anche più recente (uno per tutti Leanza), hanno contribuito, con ruoli decisivi, alla pessima amministrazione di Catania, proponendo un modello della politica decisamente distante dall’idea di una difesa intransigente della legalità e dei beni comuni?
  • Qual è il ruolo della mafia, i suoi referenti, i suoi obiettivi, la rete di interessi e connivenze?
  • Se nel passato è andato tutto bene, perché, nonostante due sindacature e, nella seconda, anche una solida maggioranza, il nuovo piano regolatore generale è rimasto lettera morta?
  • Si può criticare il PUA senza fare una doverosa autocritica sul patto territoriale Catania sud? Attendiamo risposte.

In occasione dell’incontro, Enzo Bianco ha firmato pubblicamente una serie di impegni richiesti a tutti candidati da Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie. Ecco il testo della dichiarazione.

5 Comments

  1. Ci fa piacere che Bianco abbia sposato alla lettera quanto da anni il nostro Comitato dice in nome dei cittadini che di mare se ne intendono.
    La unificazione finalmente condivisa dei porti della fascia costiera orientale, comporterà infatti la specializzazione di ciascuno di questi porti debitamente armonizzata con le caratteristiche delle città che li ospitano.
    Esattamente quanto prescritto dalla legge di riferimento 84/94.
    Non ci resta che chiedere alla Corte dei Conti di individuare e punire i responsabili del grave danno patito da Catania a partire dal 1994 per il mancato sviluppo dei settori crociere, diporto e pesca turistica, per mantenere ad alto costo pubblico amministrativo le lunghe castate di containers vuoti fino alla Plaia che tuttora impediscono il vero ed unico sviluppo sostenibile rimastoci.

  2. Ha dimenticato il Sindaco candidato che l’acquisto del famoso Palazzo Bernini fu compiuto durante la sua sindacatura, per la modica cifra di sette miliardi e passa e che già all’acquisto si prevedeva un progetto di ristrutturazione di eguale somma? Ha dimenticato che la somma per acquistarlo è stata tratta da un mutuo che ancora oggi si paga? E che certamente lo stato dell’immobile era già visibile al momento dell’acquisto? E che un buon padre di famiglia mai avrebbe acquistato un immobile in quello stato, ben sapendo di non avere la possibilità di ristrutturarlo e di renderlo fruibile? Forse fu un’operazione per..salvare un grosso nome proprietario? Possibile che il tempo faccia dimenticare tutto?

  3. a me pare che le promesdse di Bianco siano vere promesse di marinaio. NOn ha fatto nulla in passato e nulla farà nel futuro. Ha fatto solo danni gravissimi alla città ed è una vera iattura rimetterlo in gara. Non lo voterò.

  4. Perché queste domande non le avete poste durante l’incontro? Una parte dell’assemblea è stata dedicata alle domande da parte dei presenti. Argo avrebbe potuto porre le sue.

  5. Gentile linarena, Le ho risposto sull’articolo relativo al lido sul lungomare di Catania, ma forse non ha letto la risposta.
    Ad ogni modo, volevo dire che, a mio giudizio, sulla vicenda di piazza europa si dovrebbe informare la trasmissione Rai report.
    nessuno dei candidati sindaco dell’opposizione vuole farlo e tutti vogliono accettare laconicamente quell’obbrobrio.

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