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Mare chiuso, respingimenti italiani e abusi libici

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Italiani campioni di accoglienza, come ha recentemente dichiarato il ministro Alfano? A contraddirlo non c’è solo l’incriminazione per immigrazione clandestina dei sopravvissuti alla recente tragedia di Lampedusa, c’è anche la politica dei respingimenti praticata dal governo Berlusconi nei confronti dei migranti tra il maggio del 2009 e il settembre del 2010, raccontata nel documentario che oggi vi riproponiamo.

‘Mare chiuso’ è il video messo a disposizione, fino alle 24 di oggi, da Zalab, che l’ha prodotto con il sostegno di Open Society Foundations e il patrocinio di Amnesty International Italia e UNHCR, per la regia di Stefano Liberti e Andrea Segre.
Raccoglie le testimonianze di alcuni dei 2000 migranti africani intercettati nel Mediterraneo e ricondotti in territorio libico dalla Marina e dalla Polizia italiana in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, squarciando il velo di silenzio che ne ha avvolto la sorte.
In Libia, dove i richiedenti asilo non godevano di alcun diritto, sono stati esposti a violenze ed abusi che raccontano con grande dignità. Possono farlo solo perchè – almeno loro – sono sopravvissuti fuggendo (in occasione della guerra del 2011) dalle carceri libiche e rifugiandosi nel campo UNHCR di Shousha in Tunisia, dove gli autori del documenatrio li hanno  incontrati.
Viene così fatta luce sulle violazioni commesse dall’Italia ai danni di persone indifese, innocenti e in cerca di protezione, in nome di una strategia politica per la quale l’Italia è stata recentemente condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani.
Ecco il trailer italiano del documenatrio

Ed ecco il documentario visibile, fino alle 24 di domenica 6 ottobre,

E’ il contributo di ZaLab per dire basta al massacro dei migranti in mare.
Sarà possibile inoltre sostenere questa iniziativa e l’attività di ZaLab con una piccola donazione, cliccando il tasto TIP JAR sotto al video

4 Comments

  1. Grazie Za Lab per questo contributo. Bisognerebbe diffonderlo a tappeto, bisognerebbe farlo vedere a tutti i nostri giovani per combattere i luoghi comuni e l’ostilitá dovute all’ignoranza. Solo l’informazione e la conoscenza possono combattere la cultura dell’odio che purtroppo si sta impossessando dell’Italia cancellando la cultura dell’accoglienza e della disponibilitá verso gli altri che una volta ci caratterizzava

  2. Qui si sta parlando di esseri umani e tutto questo odio fratello contro fratello lo considero mortificante per tutta l’umanità. Si parla di leggi , quando non esistono leggi che possano riguardare la protezione della vita umana. Un essere umano non è un numero non è una cosa da buttare non è una idea ma semplicemente un essere umano con i suoi diritti e i suoi doveri come ognuno che si trovi su questo Pianeta, quindi basta con l’odio l’indifferenza, la sopraffazione, la violenza fisica e morale portiamo amore, assistenza, protezione solidarietà effettiva, amicizia tecnologia dove esiste la povertà, portiamo autodeteminazione, sarebbe la nascita di una nuova alba per l’uomo!!!!!!!!

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