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Colapesce e il mare sopra Librino

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Cosa succederebbe se Colapesce fosse un nostro contemporaneo invece che un leggendario bambino protagonista di una  storia   della tradizione siciliana? Cosa troverebbe oggi nei fondali marini e quali sarebbero i problemi che fanno vacillare la Sicilia?
Questo è il tema dello spettacolo di burattini “Il mare sopra Librino”, realizzato dai bambini del centro Iqbal Masih che si sono esibiti domenica scorsa in piazza Asmundo, durante una giornata di aggregazione e incontro organizzata dalla Libreria Sociale Mangiacarte.
Lo spettacolo è nato da un’idea dei volontari del centro, che hanno scelto di raccontare con i bambini di Librino le contraddizioni del quartiere in cui operano, attraverso uno spettacolo liberamente ispirato alla storia di Colapesce.
Il sipario si apre sulla Playa di Catania, dove i burattini costruiti e animati dai ragazzi iniziano a prendere voce. Ecco che per la prima volta il leggendario Cola si trova ad attraversare fondali marini pieni di “munnizza”: lattine, bottiglie, sacchetti, bidoni…c’è tutta la spazzatura del mondo!
Le colonne che reggono la Sicilia si trovano sotto Librino e quella vacillante sorregge proprio il palazzo di cemento, vicino al quale i giovani burattinai trascorrono i loro pomeriggi.
Tra i personaggi ai quali i bambini danno voce c’è anche il giapponese Kenzo Tange che racconta la storia del suo progetto urbanistico cominciato negli anni ’70 e cerca invano di rispondere alle domande degli amici di Colapesce: perché a Librino non ci sono supermercati e asili? Perché ci sono i buchi nel palazzo di cemento? Perché non ci abita nessuno? Perché non lo aggiustate?
L’architetto, rammaricato per la Librino che vede così diversa da quella che aveva immaginato (rammarico, peraltro, provato realmente qualche tempo fa dall’architetto giapponese che ha disconosciuto ) , conclude la scena con un’esortazione all’impegno civico: “Riprendetevi i vostri spazi, bambini. Abbiatene cura, non lasciate da solo Colapesce e pretendete che gli adulti si impegnino perche Librino e l’intera città tornino ad essere all’altezza dei vostri sogni”.
Il teatrino è circondato da un pubblico ristretto, ma variegato: qualche bambino nelle prime file, poi ragazzi e adulti di ogni età. Nella piazza si è creato un ambiente informale, rilassato e rilassante che ha dato vita a un momento di condivisione tra attori, spettatori, organizzatori e…città!
Infatti, come ci spiega Nadia, volontaria della libreria Mangiacarte, la scelta del posto non è stata casuale: piazza Asmundo è una delle più belle piazze di Catania, troppo spesso adibita a parcheggio e poco vissuta dai catanesi. Il senso di iniziative come questa è anche quello di riappropriarsi degli spazi pubblici, rivalorizzandoli.
La giornata, infatti, è cominciata con un pranzo sociale vegetariano di autofinanziamento per la libreria; nell’arco del pomeriggio, oltre lo spettacolo, i ragazzi hanno potuto giocare, ballare e disegnare con i gessetti sul pavimento della piazza.
Non è la prima volta che i volontari della libreria Mangiacarte organizzano iniziative del genere. All’inizio sono stati spinti dalla necessità di trovare uno spazio più ampio della piccola sede di via Verginelle; con il tempo, però, hanno fatto di necessità virtù e la scelta di portare le loro attività in giro per la città è diventata un’abitudine.
Il prossimo appuntamento con la libreria Mangiacarte è fissato per oggi, sabato 31 maggio, giornata di inaugurazione di “Arte a Km 0”, collettivo di associazioni culturali che vuole garantire una distribuzione a basso costo delle produzioni artistiche locali. Per l’occasione, la libreria proietterà alle 19,00 alcuni cortometraggi realizzati dagli autori aderenti al progetto.
Le successive repliche dello spettacolo “Il mare sopra Librino”, invece, sono ancora da programmare, ma ogni aggiornamento sarà pubblicato sulla pagina facebook Centro Iqbal Masih Librino.

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