/

Talità Kum, un arcobaleno per le mamme di Librino

2 mins read

I bambini affollano da anni gli spazi di Takità Kum, l’associazione di promozione sociale che opera a Librino con l’intento di “sviluppare percorsi di integrazione e prevenzione per minori e di sostegno alla genitorialità”.
I piccoli ospiti giocano, fanno i compiti, seguono laboratori creativi e attività sportive, secondo la fascia di età.
Per quelli da zero a tre anni c’è anche l’asilo nido, dove i piccoli trovano personale qualificato, perchè il Centro non si basa solo sul volontariato (sempre ben accetto) ma si è lanciato in una sfida ‘imprenditoriale’ e assume psicologici, maestri, educatori con adeguata competenza.
I finanziamenti provengono in parte dalla Caritas, in parte dalla partecipazione ai bandi di varie Fondazioni.
Da qualche anno è cresciuto lo spazio dedicato alle mamme.
Mamme sempre più giovani, spesso minorenni, che cercano di capire come fronteggiare i problemi piccoli e grandi dei loro bambini, dal ciuccio al biberon, dall’apprendimento del linguaggio al rispetto delle regole.
Per loro sono stati organizzati, negli ultimi due anni, degli incontri di formazione e di confronto. E loro hanno gradito, sono state contente di imparare a stare con i figli, a giocare con loro, a gestire le loro piccole crisi.
Un partenariato con la Asl ha consentito di effettuare anche alcuni incontri sui disturbi alimentari e sull’obesità. E le mamme hanno imparato a scegliere cibi sani, a fare la spesa in modo intelligente, a cambiare stile alimentare e stile di vita.
Da novembre è partito un progetto nuovo, “un arcobaleno per le mamme”, che prevede una serie di incontri di preparazione al parto.
Le giovanissime mamme di Librino verranno affiancate, nel percorso che precede e segue la nascita del bambino, da pediatri, puericultrici, psicologi, e potranno vivere più consapevolmente l’esperienza della gravidanza a partire dalla comprensione dei cambiamenti fisici ed emotivi che essa determina.
E poi, le prime cure del neonato, la delicata fase dell’allattamento, l’importanza del contatto corporeo con il bambino, il babywearing, la prevenzione di eventuali fasi di emergenza e persino corsi di avvicinamento alla musica per i piccoli neonati.
Un ampio progetto che, coinvolgendo le mamme, prepara una cura più consapevole dei nascituri.

L’iniziativa è infatti sostenuta dalla Fondazione “Parole di Lulù” che ogni anno – come Argo ha già scritto – con una “adozione da vicinanza”, sceglie e finanzia un progetto significativo a favore di bambini, soprattutto se in situazione di disagio
La Fondazione è stata creata dal cantautore Niccolò Fabi e dalla sua compagna, fotografa e pittrice di origine iraniana, Shirin Amini, all’indomani della improvvisa perdita della piccola figlia Lulù, colpita – a meno di 2 anni – da una meningite fulminante.
Quest’anno ‘L’angolo di Lulù’ ha sede in viale Moncada, a pochi metri dal cosiddetto ‘palazzo di cemento’.
Un ulteriore incoraggiamento, per il Talità Kum, a proseguire il proprio impegno a favore dei più deboli affrontando l’emergenza educativa che caratterizza in particolare le periferie ma contraddistingue purtroppo, sempre di più, tutto il nostro tempo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Gli ultimi articoli - Minori