Accesso agli atti, una trasparenza solo apparente

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Escher Non è stato necessario attendere i trenta giorni previsti dalla legge, al ventesimo giorno è arrivata la risposta del direttore dell’Urbanistica alla nostra istanza di accesso agli atti, via pec.

L’Ufficio ci ha comunicato che il documento da noi richiesto, il verbale della Conferenza dei servizi sul progetto di viale Lainò, è presente sul sito del Comune, pubblicato nella sezione Amministrazione Trasparente.

Ci è stato dato, come indicazione per la ricerca, il numero del Provvedimento a cui il verbale della Conferenza è allegato. Una indicazione, non un link diretto al documento.

La cosa ci ha impensierito, avendo una lunga esperienza delle difficoltà di individuazione dei file presenti nel sito, da noi già denunciata.

I nostri timori sono stati profetici, è iniziata una lunga e complicata ricerca, una vera e propria impresa degna dei lunghi oscuri corridoi e delle pratiche insensate del Castello di Kafka.

I responsabili dell’Ufficio Urbanistica sono consapevoli del fatto che il sito non consente una navigazione proficua e che il motore di ricerca interno al sito funziona in modo irrazionale e bizzarro?

Ne sono consapevoli i responsabili delle altre Direzioni?

Pensano di intervenire per cambiare questa situazione sottoponendo il sito ad un rifacimento sostanziale?

Oppure utilizzano queste caratteristiche del sito come una sorta di schermo che, dietro l’apparenza del rispetto delle regole di trasparenza, tiene lontani i cittadini e scoraggia la ricerca dei documenti impedendo di fatto il controllo sull’operato dell’amministrazione?

Il decreto legge n.33 del 2013 impone infatti la pubblicazione di tutti gli atti e i documenti dell’amministrazione sull’apposita sezione del sito web, denominata Amministrazione Trasparente. I funzionari del Comune lo sanno e lo fanno, “lo impone la legge” quasi si giustificano.

Qual è, tuttavia, il senso di questo solerte caricamento su un sito nei cui meandri ci si perde? Non solo il semplice cittadino inesperto ma persino lo stesso dipendente comunale che giura di avere visto il documento già caricato, o addirittura di averlo caricato lui stesso, ha difficoltà a trovarlo.

Labirinto buco nero E non inventiamo nulla, ci limitiamo a raccontare episodi realmente accaduti. Diventa quasi inevitabile avanzare l’ipotesi che, in questa struttura labirintica del sito, ci sia una intenzionalità.

Una ipotesi che, nel caso della nostra richiesta del verbale di una scottante Conferenza dei servizi, diventa probabile anche se non dimostrabile.

L’accesso non ci è stato negato, ma è stato di fatto reso impraticabile dal mancato invio del link al documento richiesto.

Quanto a noi, con ostinata determinazione abbiamo proseguito il nostro viaggio purgatoriale, come moderni Dante senza un buon Virgilio a darci una mano e, alla fine, siamo riusciti ad individuare quello che cercavamo.

Avevamo già preso in considerazione la possibilità di rivolgerci al responsabile per la trasparenza, che l’amministrazione – per obbligo di legge – ha nominato.

Lo informeremo comunque delle opacità che rendono solo apparente la trasparenza della nostra amministrazione.

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