Marina Mangiameli, docente di storia e filosofia nei licei, autrice di articoli e pubblicazioni su Catania, prosegue la collaborazione con Argo proponendo una lettura dell’ultimo lavoro di Antonio Di Grado. Rimarrebbe deluso chi cercasse nel saggio di Antonio Di Grado, uno dei
Impresa ardua quella tentata da Nino Romeo e Dario Stazzone, ai quali è toccato il compito di presentare alla libreria Feltrinelli il colto e denso “Anarchia come romanzo e come fede” di Antonio Di Grado, appena pubblicato per i tipi Ad Est
Per ritrovare Tempio, o meglio, per trovarlo, chè il poeta catanese è misconosciuto persino nella sua città. Oppure conosciuto male, ridotto a macchietta, a barzelletta lubrica. Per rivalutarlo l’italianista Antonio Di Grado e il regista e drammaturgo Nino Romeo hanno varato un progetto
“In petra, trasfigurazione scenica de L’imprudenza o Lu mastro Staci”. Qui si incontrano ancora Micio Tempio e Nino Romeo, da tempo accoppiata vincente. Per la componente erotica e l’esplicito richiamo al sesso nei lavori dell’uno e l’altro? Non proprio e non