Ma sì, facciamole queste trivellazioni nel Canale di Sicilia! quanto volete che valgano le preoccupazioni sulle possibili conseguenze negative per la salute e l’ambiente! Ce lo suggerisce implicitamente la sentenza emessa a maggio dal TAR del Lazio, di cui sono state depositate
Gli ambientalisti hanno perso una battaglia ma non la guerra delle trivellazioni nel Canale di Sicilia. Hanno, così, deciso, immediatamente, di appellarsi avverso la decisione del Tar del Lazio che il 3 giugno si è pronunciato per il progetto “Off-shore Ibleo” di ENI
Poco più di un anno fa il Presidente Crocetta e l’Assessore all’Ambiente Lo Bello avevano “garantito un immediato deciso sostegno nella battaglia contro le perforazioni off-shore e per la tutela del mare del Canale di Sicilia”, con ‘soddisfazione’ di Greepeace e di
E adesso aboliamo l’articolo 35 del Decreto Sviluppo, definito anche ‘sanatoria petrolifera’. Lo chiedono le associazioni ambientaliste, WWF e Legambiente, e tutti i cittadini che hanno a cuore la difesa delle coste dalla minaccia rappresentata dalle trivellazioni petrolifere, nell’Adriatico, nello Jonio e
Il mare della Sicilia non iventerà una groviera, non sarà più trivellato. E questo per parecchi motivi. Lo Stato non può più e la Regione non vuole, almeno per ora, concedere alle compagnie il permesso di trivellarne i fondali. O almeno così
Sono stati i suoi interventi a stimolarci, non solo la bellissima lettera scritta di getto al ministro Passera contro le trivellazioni, ma anche le parole con cui incoraggia tutti i cittadini a scuotersi, ad intervenire. Mari Rita d’Orsogna, fisica di origine abbruzzese
Si è concluso a Catania, il 5 agosto, il tour promosso da Greenpeace Italia per bloccare le ventinove richieste (undici già concesse) di trivellazione nel Canale di Sicilia. “U mari nun si spirtusa” questo lo slogan della campagna, iniziata a Palermo il
Canale di Sicilia e Adriatico centro meridionale sono le zone italiane più minacciate dalle fameliche compagnie internazionali, intenzionate a trivellare il mare Mediterraneo. I permessi per estrarre petrolio aumentano in modo esponenziale, come denuncia il dossier “Un mare di trivelle” di Legambiente.
“Pozzallo con le sue bellissime spiagge dorate di sabbia fine ed un mare blu, limpido e pulito, rappresenta un suggestivo patrimonio naturale, premiato dal 2002, con la ‘Bandiera blu’.” Così viene descritta la costa nel sito del Comune di Pozzallo. Fra qualche tempo
Non è reato dare false generalità per raccontare le condizioni di vita dei migranti nei centri di accoglienza. Il diritto di cronaca, il diritto di informare e di essere informati, sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione ha trionfato e Fabrizio Gatti, il