Per il capodanno di 55 anni fa, Eugenio Montale, non ancora premio Nobel, scrisse una sua riflessione intitolata “Fine del ’68”. Il testo uscì sul «Corriere», nei primissimi giorni del 1969, poi nella raccolta “Satura” del 1971. Eccolo Ho contemplato dalla luna,
Oggi vogliamo ricordare le parole che Gino Strada, scomparso il 13 agosto 2021, scriveva nel novembre 2001, in una lettera inviata dal Panshir ai volontari di Milano. Siamo in un Afghanistan lacerato dalla guerra, dove i chirurghi di Emergency e i loro
Il 2021 sarà migliore del 2020? Lo auspichiamo tutti, ma i dubbi sono tanti. Per l’anno che si apre, perciò, oltre che di speranza, sarebbe più opportuno parlare di responsabilità. La pandemia non è stata ancora sconfitta e non è
“Leggete, studiate e lavorate sempre con etica e con passione; ragionate con la vostra testa e imparate a dire di no; siate ribelli per giusta causa, difendete la natura e i
Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale, cucina, albergo, radio, fonderia, in mare, su un aereo, in autostrada, a chi scavalca questa notte senza un saluto, bevo alla luna prossima, alla
Ai capodanni invadenti e fossilizzati, un giovane Antonio Gramsci oppone un ripensamento quotidiano in cui fare i conti con se stessi e ci invita a rinnovarci ogni giorno in modo che ogni ora della nostra vita possa essere ‘nuova’. Ogni mattino, quando
Catania non è al buio come nell’era Scapagnini, eppure molti punti dolenti rendono difficile conservare la speranza sul futuro della nostra città. E anche della nostra regione. Proviamo oggi ad individuare alcuni dei motivi che possono alimentare questa speranza: sarà il nostro
Buon anno ai bambini migranti che fuggono con i loro genitori o da soli, da fame, miseria e guerre. Buon anno ad altri migranti, a tutti coloro che vogliono fuggire da consumismo, aggressività, egoismo, per approdare nelle terre della solidarietà e dell’amore.
Tre proiettili esplosi contro la sede del Gapa, associazione di volontariato che opera all’interno del quartiere di san Cristoforo, due contro la porta e uno contro una finestra. I volontari se ne sono accorti la mattina del due gennaio, rientrando in sede
Vi proponiamo oggi una poesia di Ignazio Buttitta, il poeta di Bagheria che scelse la lingua siciliana per esprimere sentimenti universali, per dirci -come in questo caso- che si può amare la vita e gustarne la bellezza nonostante si abbia la “carni