Silenzio! Bisogna fare silenzio. Non vogliono le passerelle dei politici e i proclami, né gli affari e tanto meno la militarizzazione di Lampedusa. Stamattina l’appuntamento all’aeroporto dell’isola è con l’Associazione Akavusa e con tutti coloro che vogliono manifestare il loro “dissenso contro
Loro sì, i migranti, erano davvero sinceramente commossi, non abituati come sono ad essere accolti dalla ‘Istituzione’, loro e i loro fratelli. Questi ultimi ricevuti finalmente, ma da morti, mercoledì mattina a Palazzo Platamone. Per una volta i giovani stranieri, superstiti del
Chiudiamo i lager, apriamo le frontiere; freedom, hurrya, libertà, gridando questi slogan alcune centinaia di migranti e antirazzisti siciliani hanno, ancora una volta, manifestato insieme davanti al CARA di Mineo. La mobilitazione, promossa da un ampio schieramento di associazioni e movimenti, ha
Un patto, un nuovo accordo contro l’ingiustizia globale subita da milioni di persone. Lo sancisce la Carta di Lampedusa che unisce tutte le realtà e le persone e afferma come “indispensabile una radicale trasformazione dei rapporti sociali, economici, politici, culturali e giuridici