Accordi per non accogliere, accordi per fingere di non vedere. Li denuncia EuroMed Rights, che ha rivelato un accordo segreto tra Cipro e il Libano con respingimenti a catena di chi si avvicina alle coste cipriote. Malta e Cipro, inoltre, stanno ignorando
Fulvio Vassallo Paleologo, avvocato, componente del Collegio del Dottorato in “Diritti umani: evoluzione, tutela, limiti”, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Palermo, tra i fondatori dell’Associazione Diritti e Frontiere, ragiona sulla sentenza di proscioglimento del Senatore Salvini sul
Centoventi morti nel Canale di Sicilia di cui (quasi) nessuno parla. Strano Paese, il nostro, nel quale solo le recenti polemiche calcistiche (il riferimento è alla vicenda della superlega) sono riuscite a strappare i titoli di testa alle notizie sulla pandemia. I
“Il 18 aprile 2015, un vecchio peschereccio di legno, salpato dalla costa libica, a quasi cento miglia dalle isole di Malta e Lampedusa, con una telefonata, chiedeva aiuto. Il mercantile portoghese King Jacob, poco distante, veniva inviato a prestare soccorso. Il peschereccio
Quattro gommoni con almeno 250 migranti sono stati avvistati fra Tripoli e Malta, come ha denunciato Sea Watch. Tre di questi sono ancora in mare, un’imbarcazione si è capovolta, naufragata con le persone a bordo. Ancora, un centinaio di
“Questo salvataggio è l’ennesima pagina di E-vangelo che viene scritta con l’inchiostro del cuore conforme a quello di Cristo”. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, ha indirizzato queste parole a Mediterranea Saving Humans dopo il
“Eccesso di potere per travisamento dei fatti e violazione delle norme di diritto internazionale del mare in materia di soccorso in mare”. E’ quanto ha rilevato la sezione prima ter del Tar del Lazio nel decreto emesso ieri, 14 agosto, con cui
Dopo pochi giorni dall’epilogo della vicenda che ha interessato la nave Sea Watch 3 comandata da Carola Rackete, la storia si ripete, ma il governo italiano questa volta sfida a braccio di ferro la sua stessa società civile. Il veliero della
Ha scelto in base ad una priorità evangelica, probabilmente senza neanche rendersene conto. Ha deciso di passare all’azione a partire dal bisogno di chi le era accanto, ormai ridotto allo stremo. Non è un caso che l’episodio di cui è stata protagonista
“Fateli scendere subito!”. Anche a Catania decine e decine di cittadini, insieme con la Rete Restiamo Umani, la Rete Antirazzista, giovani stranieri e operatori di Granello di Senape – Casa Evangelica di Accoglienza, della Cooperativa Prospettiva e di Nessuno è Straniero, si