A Catania l'urban fantasy made in Sicily

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Euritmi, Cadii, Lo CastroCome altre recenti tendenze letterarie anche questa ha dovuto aspettare gli ultimi anni per mettere piede in Italia e infine è approdata in Sicilia. Parliamo dell’urban fantasy, un genere d’avventura fantastico, ambientato nel mondo reale contemporaneo, in cui magia e modernità vengono fuse insieme.
In una Catania contemporanea e misteriosa si muove Leonardo, trentenne che per vivere si esibisce in spettacoli di magia. Trucchi e giochetti, i suoi. Tutti eccetto uno, quello che lui definisce la “Vera Magia”, l’apparizione dal nulla di una moneta. La sua strana capacità, però, non gli serve nella vita: dopo una lite Leonardo viene cacciato di casa dalla fidanzata e la stessa sera due uomini cercano di rapirlo. Saranno un gigantesco orientale e un uomo misterioso a salvarlo e a sconvolgergli la vita.
E’ questo l’esordio di  “Memorie degli Euritmi – Caesar”, il primo romanzo pubblicato da due autori catanesi Fabrizio Cadili e Marina Lo Castro  – entrambi classe ’82 – che da anni scrivono a quattro mani e hanno voluto incentrare molti dei loro racconti sulla realtà siciliana, anche in virtù del fatto che raccontare ciò che si conosce è sempre più efficace.
E loro Catania la conoscono bene, non solo perché ci sono nati, cresciuti e ci vivono ancora, ma anche grazie alle loro esperienze lavorative e ai percorsi di studio.
Chi si sarebbe aspettato di leggere in un fantasy – da alcuni considerato genere d’intrattenimento per eccellenza – la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della città?
Marciapiedi e ciottoli abbracciavano su tre lati l’edificio a due piani che costituiva l’antico monastero dei Benedettini, facendone quasi un’isola in un mare grigio e nero. Ora che il cortile era spopolato, i Benedettini erano un mondo a parte, un universo delimitato da recinzioni che neanche la voracità della città di Catania, cresciutagli intorno, riusciva a ingoiare. Nella luminosità scarsa – che permetteva alle opere d’arte di apparire con la luce per la quale erano state ideate – gli abbellimenti della facciata e le volute dei balconi perdevano forma. Sapevo che vi erano decori floreali, putti e mascheroni mostruosi, però nella penombra rotta dalle fiamme tremule delle candele, ogni cosa assumeva un aspetto confuso.
Numerosi sono anche i riferimenti alla mitologia, alle credenze popolari e alla tradizione letteraria, come ci mostra l’allegorico incontro del protagonista con i personaggi creati da un altro autore siciliano:
Di fronte al Palazzo di Giustizia, Euritmi, Cadii, Lo Castrooltrepassata la strada, brillavano le luci di uno degli alberghi più lussuosi di Catania. Raggiunsi la fontana dei Malavoglia, sul piazzale antistante l’albergo. Mi avvicinai, contemplando con oscuro silenzio la Provvidenza e il suo equipaggio che combattevano contro le onde della tempesta. Fissai i volti delle statue, le espressioni disperate, i muscoli tesi, gli schizzi d’acqua che li sovrastavano come fossero davvero onde del mare. Quando sarebbe finita la mia tempesta? E dove mi sarei ritrovato? Avrei scoperto, come padron ‘Ntoni, di essere incagliato negli scogli di Acitrezza?
Anche il vulcano è sempre presente nella storia dei personaggi così come lo è lo è nella vita reale dei catanesi:
In lontananza l’Etna dava spettacolo: una lingua di fuoco scendeva lungo il versante orientale, giù fino alla Valle del Bove. Per i Catanesi l’Etna era ‘A Muntagna, una bambina capricciosa che per lo più si limitava a battere i piedi. La storia insegna a essere preparati agli scatti d’ira improvvisi e distruttivi di cui l’Etna è capace. Ancora oggi la vista del lungomare mozzava il fiato, in un misto di terrore e affascinato rispetto.
In un tale spaccato realistico non possono non essere messi in evidenza anche le note dolenti della nostra città, che caratterizzano sia la storia che i personaggi che ne fanno parte, ma svolgono anche una funzione di denuncia sociale.
Tra i lati negativi di Catania c’è ovviamente il traffico:
Incolonnato dietro un’altra decina di auto, aspettai che l’autista di un camion terminasse di scaricare degli scatoloni e sgomberasse la strada. La flemma del camionista non lasciava dubbi sulla durata dell’operazione. A Catania, dove il traffico è un compagno con il quale tutti gli automobilisti devono imparare a convivere, puoi scegliere: suonare, urlare e imprecare contro tutti e tutto – l’opzione più gettonata – oppure vivere le code come un’opportunità per trascorrere del tempo con te stesso.
Per non parlare poi del degrado urbano e sociale:
Svoltammo a destra, immettendoci su una strada larga con ai lati grandi spiazzi in terra battuta. Sapevo che quei terreni, molti decenni prima, erano stati acquistati dal comune a un prezzo irrisorio con la scusa del progetto, mai portato a termine, di trasformarli in parchi pubblici. Peccato che il denaro per quel piano verde fosse poi stato dirottato a favore della costruzione, nelle vicinanze, di immensi parcheggi in cemento.
Nelle descrizioni impietose non viene dimenticata neanche la munnizza (tema a cui già i due scrittori avevano dedicato un altro racconto):
Erbacce secche e sacchetti di spazzatura, alcuni dei quali parevano voler sostituire la segnaletica orizzontale, aspettavano pazienti sul ciglio della strada.
E ovviamente, in un romanzo dai presupposti realistici come questo, la mafia, l’omertà e la corruzione non potevano non avere un ruolo preminente. Qualcuno ha persino tacciato gli autori di immoralità, in quanto essi non criticano apertamente la mafia ma si limitano a mostrarne i meccanismi lasciando il giudizio al lettore. Eppure non parlarne affatto sarebbe stato sbagliato… a maggior ragione in una storia in cui il potere ci viene mostrato nelle sue diverse forme, dai media televisivi alla politica.
Un romanzo di ambientazione siciliana in cui Catania diventa non solo e non tanto lo scenario in cui si svolge l’azione, ma una delle forze in gioco, uno dei protagonisti della storia.
* “Memorie degli Euritmi – Caesar” è edito da Plesio in formato ebook ed è disponibile in anteprima presso il sito dell’editore
Fotografie di Nicola Cadili

3 Comments

  1. Grazie per l’articolo e lo spazio che concedete a me e Marina, speriamo che con il nostro libro la bella città di Catania (purtroppo sconosciuta ai più) possa avere un pizzico di visibilità anche nell’ambiente fantastico.
    Vorrei precisare che le foto presenti nell’articolo sono di Nicola Cadili (mio padre) e per quanto riguarda Amazon, potete trovare il libro anche sul .it al seguente link: http://www.amazon.it/Memorie-degli-Euritmi-ePlesio-ebook/dp/B00F88U0SQ/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1379430741&sr=8-1&keywords=memorie+degli+euritmi
    Grazie ancora per l’articolo, ottimo.

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