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Lettera aperta al Sindaco di Catania: gli interessi privati non prevalgano sui diritti dei cittadini

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Da qualche tempo, a Catania, l’Ufficio Urbanistica rilascia permessi di costruire a privati che intendono realizzare strutture commerciali o altre utilità private in aree destinate dal Piano Regolatore a servizi pubblici.

Più di trenta associazioni e quasi cinquecento cittadine/i, in pochi giorni, hanno sottoscritto una lettera aperta inviata ieri da ArgoCatania al sindaco Salvo Pogliese, con la quale contestano, in quanto illegittimi, i suddetti provvedimenti.

Secondo i promotori, in seguito a tali scelte, la città perderà, in modo irreversibile, verde pubblico, centri di quartiere, scuole ed altri servizi di cui è carente, come sta accadendo a Cibali dove l’Eurospin di via Martelli Castaldi, già oggetto di una indagine della magistratura, è stato autorizzato con atti la cui legittimità va verificata procedendo eventualmente ad un ritiro in autotutela della concessione.

Su queste problematiche ArgoCatania ha presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica e all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente che ha l’autorità per annullare provvedimenti comunali illegittimi.

Si chiede quindi al sindaco di porre sotto controllo l’operato dell’Urbanistica e di giungere rapidamente all’approvazione di un nuovo Piano Regolatore, evitando così che il vecchio Piano, con vincoli di esproprio decaduti, ma ancora vigente, continui ad essere utilizzato furbescamente per procedere in modo arbitrario.

La necessità di riclassificare le aree sulla base di una “pianificazione al passo con i tempi nuovi” è evidenziata anche da una sentenza del CGA in cui si ribadisce che i vincoli decaduti del Piano Regolatore vigente impediscono il rilascio di nuove concessioni consentendo soltando interventi di manutenzione e risanamneto di edifici già esistenti.

Alla lettera si associa la richiesta che il Sindaco riceva una delegazione rappresentativa dei tanti soggetti che la hanno sottoscritta, per potergli esprimere direttamente le preoccupazioni sul futuro della nostra città.

Leggi il testo della lettera aperta

3 Comments

  1. Vorrei far notare che vi sono anche tanti locali bar e ristoranti che stanno aumenta aumentando la superficie di occupazione di suolo pubblico.

  2. ormai sono tutti autorizzati ad occupare spazi pubblici. In nome della pandemia il Comune rimedia facendo occupare spazi pubblici.Dalle nostre parti no si concèpisce il bene comune che deve essere utilizzato da tutti. Pensate che non debbono pagare soldi in più. e magari hanno ragione.Non sono tutelati ed hanno subito una chiusura forse eccessiva e d inutile.Come del resto tutti i privati cittadini.

  3. Sono passati mesi da quando la rivista Argo ha formulato la denuncia e la richiesta di intervento all’Assessorato regionale all’urbanistica. Rivolgo una domanda sia al giornale che ai lettori: per caso avete avuto notizia di qualche interessamento da parte dell’assessorato? Io non credo che sia stata mossa qualche foglia. Tutto tace. Il brigantaggio in tema di urbanistica è la regola. Piuttosto agli increduli vorrei segnalare uno strano edificio che è sorto da recente a Catania e che si può ammirare alle spalle dell’ospizio dei Ciechi. Si trova all’angolo tra la via Corso e la via Passo Gravina ed ha un colore Pistacchio cioè verdolino. Si compone di due vani per piano e si eleva per 5 piani. c’ è solo un ascensore sul retro. Un mostro di bruttura e di cretineria. Chi è stato l’architetto o l’ingegnere che lo ha ideato? Vi prego di ammirarlo quando scendete da via Passo Gravina.E poi non ci lamentiamo quando si parla male dell’urbanistica a Catania. Siamo nelle mani di barbari.

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